Talenti in Festival a Pompei

Redazione

Una scena di ‘Pullecenella Cetrullo’

Prende il via l’11 luglio il festival “Dieci anni di talenti” a cura dell’Accademia Vesuviana del Teatro di Gianni Sallustro presso il teatro Di Costanzo-Mattiello di Pompei, a ingresso gratuito. Una sei giorni dedicata al teatro in cui gli attori dell’Accademia, vincitori da pochi giorni al “Fringehart festival” come miglior spettacolo e miglior attrice, s’impegneranno in spettacoli di Scarpetta, Rodari, Pirandello, Molière, Sonnenfeld.

Festeggiamo quest’anno dieci anni di attività – dice Gianni Sallustro, fondatore e direttore dell’Accademia – e lo facciamo dopo avere raccolto diversi riconoscimenti per il nostro lavoro. Con Roberta D’Agostino abbiamo ideato il Talentum, premio delle eccellenze campane, che è stato motivo di vanto per i personaggi che hanno creduto nel nostro lavoro ed hanno voluto condividere le nostre idee. La formazione è parte fondamentale del lavoro artistico dei giovani, io ci credo molto e divido con i miei ragazzi le gioie che sono arrivate”.

Si comincia martedì 11 luglio alle 20.30 con “Favole all’incontrario” un testo di Gianni Rodari in cui si analizza l’importante ruolo delle favole nella società moderna; un patrimonio sempre meno valorizzato a vantaggio di mode del momento, luoghi comuni ed avvento dei social. Sempre martedì 11 andrà in scena lo spettacolo vincitore del “FringeHart festival”: “Le felicissime peripezie amorose di Pullecenella Cetrullo” un testo divertente e godibile, in cui vi è un intreccio di personaggi che in una girandola di situazioni diverse prendono spunto da caratteri ben precisi, “copiati” dalla realtà quotidiana, nella quale simili personaggi esistono davvero contribuendo a comporre il bizzarro e vario mosaico della vita.

Mercoledì 12 luglio va in scena “L’avaro” di Molière. In questa commedia l’autore riesce magistralmente a ridicolizzare l’avarizia e la totale mancanza di sentimenti del vecchio Arpagone rendendole, soprattutto nelle scene in cui sono poste a confronto con gli impeti giovanili del figlio. Giovedì 13 luglio sarà “Una farsa chiamata vita” di Vincenzo Scarpetta ad impegnare gli attori. Un classico della tradizione napoletana, “Miseria e nobiltà” di Eduardo Scarpetta, sarà messo in scena sabato 15 luglio. La celeberrima vicenda di Don Felice scrivano pubblico e Don Pasquale fotografo ambulante, che si fingono parenti del marchesino Eugenio perché questi possa ottenere la mano della figlia di un ex cuoco arricchito

Domenica 16 luglio sarà la volta di “Una valigia piena di guai” di B. Sonnenfeld. Nella Pensione della Tranquillità, due killer improvvisati daranno vita ad una girandola di equivoci divertenti ed esilaranti. Chiude il festival lunedì 17 luglio l’impegnativo testo di Luigi Pirandello “Il berretto a sonagli”: un uomo di quarant’anni, tradito dalla moglie accetta la condanna e la pena di spartire l’amore della propria donna con un altro uomo, pur di non perderla.

 

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