Maresa Galli

Il flamenco sarà in scena il 30 novembre 2018 al Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli, con Vivencias lo spettacolo di teatro/danza interpretato da Dominga Andrias con Ana Rita Rosarillo, Pasquale Ruocco alla chitarra e Emma Mella Gallo.

Ana Rita, che cosa vedremo in scena?

“La parola vivencias parla del vissuto. Nello spettacolo noi ci racconteremo attraverso i vari “stili” della cultura flamenca con i suoi elementi altamente scenografici come la “bata di cola”. Con Dominga Andrias lavoro dal 1993, assieme abbiamo creato il gruppo “La Romeria” e nel ’97 abbiamo messo su gli spettacoli di Tablao la “Cueva del Mar”, all’Isolotto di San Martino – Monte di Procida. Questo progetto, diretto da Dominga, ci offre la possibilità di incontrare artisti italiani e spagnoli. Negli anni successivi abbiamo incrementato il nostro bagaglio culturale studiando con diversi maestri spagnoli, dalla Fundacion Cristina Heeren per il cante e da Pilar Ogalla ad Antonio Marquez, con il quale Dominga ha collaborato”.

Lei è specializzata in cante flamenco: in Italia collabora con i più importanti artisti e compagnie: come si incontrano tango argentino e musica napoletana?

“Sono nata a Buenos Aires-Argentina, figlia di immigrati napoletani. Il tango stesso è stato tanto raccontato da scrittori italiani come Santos Discepolo. Amo il flamenco perché da piccola mi affascinava vedere cantare per strada e nei locali i gitani che risiedono tuttora nella Avenyda de Mayo. Poi c’è stato il mio incontro sentimentale e lavorativo con Tony Cercola; partecipo ai suoi progetti legati alla musica mediterranea; ho partecipato ai suoi album “Nomade del Vesuvio”, “Voci scomposte” e “Patatrac”: da quest’ultimo è stato tratto il singolo “Mi Opio”. Con lui ho partecipato allo spettacolo “Siamo fatti di memoria” assieme al grande Dario Fo”.

Buenos Aires, un incontro di culture migranti: la musica può essere un messaggio di pace e di fratellanza tra i popoli?

“Il concetto di immigrazione in questi ultimi anni è cambiato. L’incontro delle culture dovrebbe essere un arricchimento ma i problemi economici ci allontanano. Il flamenco, come altre forme di folklore, nasce proprio della necessità di stare assieme e condividere la musica, in particolare l’arte flamenca che nasce dall’interlocuzione di cante baile y “toque” (guitarra)”.

Quali i progetti artistici futuri?

“Dal 2017 sono impegnata nello spettacolo “Retratos. Donne dai tratti irregolari” che ho presentato a Roma e a Molfetta. Desidero continuare le mie collaborazioni con diverse compagnie di flamenco italiane e gli spettacoli nel Tablao Ristorante “El Patio” di Roma. E, naturalmente, partecipare ai progetti di Dominga Andrias per la divulgazione del flamenco a Napoli”.

 

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