Attore, scrittore, sceneggiatore, autore televisivo e di canzoni, Peppe Lanzetta torna a teatro con una formula nuova. Dal 9 all’11 marzo presenterà al Sancarluccio di Napoli Prima vedere cammello, un insieme di prosa, versi e musica realizzato con Jennà Romano del gruppo musicale Letti Sfatti. “Parliamo con leggerezza della crisi economica, del potere, – spiega Lanzetta – insomma dei nostri giorni”. E lo fa attraverso pezzi dei suoi romanzi, tra cui l’ultimo “InferNapoli”, il teatro-canzone di gaberiana memoria, citazioni pasoliniane, omaggi a Jannacci. “Canto e recito con ironia, rabbia, scioltezza, in stile Elio e le Storie Tese e post-Carosone”.
In scena con lui c’è Antonella Raimondo, che interpreta la suocera del protagonista. “Nel condomio in cui abita, interagisce con Obama e la Merkel, discute di Spread e Dow Jones. E’ una formula divertente per me e per il pubblico per dire delle cose serie senza prendersi troppo sul serio. Con canzoni scritte apposta con Romano come Lo sputo, …è pulp, La troia. Ho scoperto che ho ancora qualcosa da dire e mi piace farlo dal palco, – dichiara Lanzetta – che diventa anche una sorta di laboratorio per nuovi talenti”.
Senza polemiche, l’artista partenopeo, che manca dalle scene dall’ultima sua Opera di periferia del 2006, parla della situazione mondiale. “Speriamo ancora in una rinascita, ma adesso non si tratta più solo di Napoli, qui parliamo dell’Europa e del mondo intero. Il nostro condominio riguarda anche l’America o Bangkok. Bisogna uscire dal localismo e comunicare nel modo più ampio possibile. In questo è utile la Rete, ho imparato anch’io a usarla, anzi ci sarò con un video dello spettacolo e sto preparando il cd”.
Quanto al Sancarluccio, la sala che lo ha visto debuttare da giovane attore emergente, dice: “Mi lega a loro una forte amicizia, inoltre è l’unico spazio con il quale si è creato un feeling. Purtroppo anche in questo settore si pensa solo alle proprie parrocchie oppure si resta fuori gioco. Ecco perché sono con loro”.