Ritorna a Napoli (al teatro Cilea) dal 23 marzo al primo aprile, la commedia di Michele Caputo e Francesco Velonà Anche l’occhio vuole la sua
parte. Vincitore del Premio Albatros 2011, il testo sottolinea in maniera ironica l’eterna contrapposizione tra apparire ed essere da un mondo troppo spesso dedito all’effimero.“Oggi si vive con l’ansia di quello che gli altri, pensano di noi. – dicono gli autori – Per non essere considerati dei fessi bisogna comportarsi talvolta trasgredendo le regole, seguire le mode, insomma mostrarsi in un modo diverso da quello che si è”. E’ la vicenda di Mario che, messo fuori casa dalla moglie che lo ha tradito, va a vivere dall’amico Massimo e tenta il suicidio. Salvato da Emilio, tra nuovi incontri e colpi di scena, comincerà a vivere dimenticando la moglie, ma sarà afflitto da un dilemma: seguire il suo cuore o sottomettersi al giudizio degli altri? Un finale a sorpresa scioglierà ogni dubbio.
In scena con Michele Caputo nei panni del protagonista, Cristina D’Alberto, Tiziana De Giacomo, Andrea De Maria, Ivan Boragine, diretti da Maurizio Casagrande.
Anteprima il 22 marzo a Giffoni nella Sala Truffaut della Cittadella del Cinema.