Al Di Meola tra Piazzolla e Beatles

Maresa Galli

Al Di Meola (foto Romano)

Un minuto di silenzio, domenica 4 giugno, al Teatro di San Carlo di Napoli per ricordare Jeffrey Tate, il grande direttore d’orchestra inglese primo direttore ospite della compagine sinfonica della Rai dal 1998 al 2002, direttore onorario fino al 2011 e direttore del Lirico di Napoli dal 2005 al 2010.

Conquista il pubblico un maestro della sei corde e pioniere della fusione tra jazz e world music, Al Di Meola, che approda al San Carlo con il suo “Elysium and more”. Negli anni Settanta ha fatto parte della super band Return to forever, con Chick Corea, Stanley Clarke e Lenny White, e del supertrio con altri due indiscussi talenti della sei corde: John Mc Laughlin e Paco De Lucia. Il suo chitarrismo è virtuoso ma mai esasperato, sempre morbido, caldo, godibilissimo, etno-world, gipsy e melodico. Il musicista, compositore, arrangiatore, nel Lirico che ammira e loda anche durante il concerto, fa splendido gioco di squadra con l’affiatato quartetto composto da Peo Alfonsi (chitarra), Fausto Beccalossi (accordion), Peter Kaszas (percussioni). Con i suoi dischi ha omaggiato i Fab Four, registrando un album in analogico a Londra (Al Di Meola at the Abbey Road Studio), quattordici canzoni famose dei Beatles in acustica, così come ha omaggiato il celeberrimo compositore argentino Astor Piazzolla (Di Meola plays Piazzolla). I due miti del compositore americano sono il magnifico concerto del tour 2017. Comunicativo non solo con la chitarra, racconta al pubblico delle sue origini campane, con il nonno originario di Cerreto Sannita, e introduce i “beautiful lyrics” del concerto. Suona la coinvolgente “The infinite desire”, frutto di una collaborazione del ’98 con Pino Daniele. Arpeggi andalusi, veloci da togliere il fiato, sono quelli di Elysium e di Morocco Fantasia, strepitoso album live registrato al Mawazani Festival di Rabat insieme con la World Sinfonia e diversi artisti ospiti.

Al Di Meola

Il pubblico del San Carlo ascolta rapito tanghi di Piazzolla e brani originali, Last tango for Astor ed Elegant Gypsy Suite, Egyptian Dance e la dolce Baby’s Lullaby, inframmezzate da While my guitar gently weeps ed altre perle beatlesiane. Ritmi mediorientali, musica brasiliana e africana ricordano il periodo di World Sinfonia del talentuoso Di Meola, maestro di stile che ha interiorizzato la grande tecnica per restituire anima. Un fuori programma tenero ha visto Al Di Meola papà orgoglioso mostrare alla sua bimba la bellezza del San Carlo, con la mamma che riprendeva l’imperdibile momento. Bis con l’attesa Mediterranean sundance, da Elegant Gypsy, che compose con il supertrio.

Di gran talento i musicisti che accompagnano Di Meola nel suo meraviglioso viaggio multietnico ed emozionante, con la prodigiosa sei corde che racconta un mondo. Non si andrebbe mai via.

 

 

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