
Presentata all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli la mostra fotografica di Maria Rosaria Rubulotta dal titolo: L’Altrove.
La Rubulotta, medico radiologo oncologo, appassionata fotografa, ci mostra, attraverso i suoi scatti artistici che il poeta Elio Pecora ha definito “pitture”, un “altrove” sempre sotteso e indecifrabile, misterioso eppure rivelatore di un altro da sé. Il suo scopo è “catturare l’immagine nel momento in cui provoca l’emozione, riuscire a parlare ad altri e condividerla, poiché l’arte è indeterminata, vale da sempre e per tutti.”
L’originalità della mostra è costituita dagli scritti che sono accostati sapientemente alle opere: “L’immagine – spiega l’autrice- mi suscita pensieri, inevitabilmente vi associo dei versi o uno scritto di un autore illustre”. Troviamo, infatti, Pessoa accanto alla foto che apre la mostra: “Andiamo via creatura mia/ via verso l’altrove…” E ancora Tiziano Terzani: “Ciò che è fuori è anche dentro/ ciò che non è dentro non è da nessuna parte…”

Massimiliano Marotta, figlio del compianto professore Gerardo, ha fatto gli onori di casa: “E’ opportuno che l’Altrove sia presentata in questo luogo storico perché l’arte deve fare da custode della filosofia. Le immagini della Rubulotta non sono affatto perturbanti come ci si potrebbe aspettare, dato il suo lavoro a stretto contatto con la sofferenza, ma sono immagini che infondono dolcezza e speranza.”
Le sue foto parlano molto spesso di viaggi, richiamano città come Parigi, Urbino, Venezia, Grado, portandoci in un altrove metafisico, ci fanno sentire sospesi fra presente e futuro.
Anna Maria Liberatore