Ancora di più “We love Enzo”

Maresa Galli

Con “We love Enzo”, il tributo d’amore per Enzo Moscato, la Sala Assoli di Napoli, sua seconda “casa”, sta portando in scena il ricordo vivo e pulsante della grande arte e umanità del drammaturgo, scomparso troppo presto il13 gennaio di quest’anno.

Casa del Contemporaneo continua a rendere omaggio, domenica 14 gennaio 2024, con l’ultima replica di “Tempo che fu di Scioscia”, interpretato da Isa Danieli, e con l’apertura straordinaria di Sala Assoli, dalle ore 11 alle 13, per condividere con gli spettatori un ricordo del grande drammaturgo, autore, attore, indimenticabile creatore di Teatro.

Enzo Moscato ha lasciato questo mondo in un momento caratterizzato da un forte accento tragico: – afferma Igina Di Napoli, direttore artistico di Casa del Contemporaneo – i poeti non muoiono mai. Le sue opere resteranno sempre in piedi come sculture indistruttibili”.

Scannasurice, Signurì signurì, Piece noire, Rasoi, Ragazze sole con qualche esperienza, Embargos, Luparella, Ritornanti, Toledo Suite e tanti altri suoi lavori sono scrigni preziosi di sapere e di cuore.

E scultura indistruttibile è la lingua moscatiana, complessa, musicale, ricchissima, nobilissima e popolare, inventiva e storica, profonda ed evocativa.

Enzo Moscato

Isa Danieli, straordinaria attrice e interprete di Moscato, alla Sala Assoli ha interpretato “Mata Hari” e “Bagattelle per un altro malinteso”, tratti da “Tempo che fu di Scioscia”. La raccolta di racconti è narrazione acuta e toccante di episodi delle Quattro Giornate, “un piccolo affresco senza la solita separazione dicotomica, in bianco e nero, delle cose e le persone, – spiega Moscato – con i napoletani, puri e buoni da una parte, e i tedeschi, bruti e bestie, da quell’altra. Con i martiri e gli eroi, da un canto, e i vigliacchi e gli assassini, simmetricamente opposti a quelli”.

Incanta e commuove la lettura di Isa Danieli, così come la proiezione della versione cinematografica di “Luparella”. Il film del 2002, per la regia di Giuseppe Bertolucci, fu presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 1997 Danieli fu la protagonista della pièce teatrale al Festival delle Ville Vesuviane, diretto da Moscato. Luparella e Nanà vivono nella Napoli del 1943. Luparella fa la prostituta e Nanà si occupa delle pulizie del bordello che viene abbandonato all’arrivo dei tedeschi in città.

Una storia tragica, umanissima, unirà le due donne. Interminabili applausi e l’abbraccio del pubblico che riconosce il talento della Danieli e la superba scrittura moscatiana.

Prossimi appuntamenti di “We love Enzo” con Cristina Donadio, Vincenza Modica ed Enza Di Blasio, protagoniste di “Co’stellazioni”. Imma Villa, Mariachiara Falcone, Valeria Frallicciardi Francesca Morgante, saranno in scena con “Trianon”. Cristina Donadio e Giuseppe Affinito saranno interpreti, di “Kinder-Traum Seminar”, una raccolta di scritti di vari autori sull’Olocausto. Avrebbe dovuto esserci anche l’autore.

Imperdibile anche la rassegna “Il Sabato della fotografia” a cura di Pino Miraglia, e la mostra, inaugurata il 12 gennaio, “We love Enzo in foto e senza”, a cura di Fiorenzo de Marinis.

Moscato è memoria viva. Però oggi il Teatro piange.

 

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