Inaugurata con un bagno di folla la personale di pittura di Antonio Mele Sleep, alla Sabinalbano Modart Gallery. La mostra, visitabile fino al 19 maggio (su appuntamento), consta di ventidue lavori, oli su tela di formato variabile e da un’installazione multimateriale. L’artista, napoletano, classe ‘70, attivo nel campo della pittura, scultura e incisione, insegna discipline pittoriche nella scuola secondaria. Suoi lavori sono stati premiati e presentati in tutta Italia. Il vernissage propone un ciclo scandito dal ritmo del sonno, dal tempo del dormire, tra coscienza sospesa e momento di nascita delle idee. L’uomo, predatore tra i predatori, è l’unico essere in grado di dormire per tanto tempo e di abbandonarsi senza paura tra le braccia di Morfeo. Ben immortalati, con assoluta padronanza della tecnica e grande senso del colore, gli animali che condividono essere e tempo dell’uomo, le sue follie metropolitane e le sue pause essenziali per recuperare la vera essenza della natura. Un nobile background dà il la all’ideazione di opere che hanno triturato Cortázar, Márquez, Kafka, Cervantes, Borges, de Sade, l’ispirazione di Lucien Freud e il linguaggio della multimedialità partendo da uno sguardo fotografico sull’uomo e il suo mondo. Surreali, felliniane, le immagini colpiscono come visione ad un tempo realistica e straniante.
I tanti vip accorsi all’inaugurazione hanno anche ascoltato la vibrante voce della vocalist Maresa Galli accompagnata alla chitarra dal virtuoso Alberto Cannavale. Gli artisti, a lungo applauditi, hanno riletto perle del jazz classico, dallo swing al latin, raccontando il sonno e la magia dipinti sul pentagramma dai maestri americani.