Mercoledì 21 febbraio 2018, al Nuovo Teatro Nuovo di Napoli va in scena Qui e Ora, scritto e diretto da Mattia Torre, con Paolo Calabresi e Valerio Aprea. Siamo al 2 giugno, con le Frecce Tricolore in cielo e l’inferno umano in terra, con umorismo Mattia Torre racconta un’Italia cinica ed egoista, in cui gli interpreti sono “calati” in un gioco al massacro.
Due scooter si scontrano in una desolata strada nella campagna romana. I guidatori contrapposti l’uno all’altro, i caschi come elmetti da prima guerra mondiale, liberano la scrittura di Mattia Torre, che scava, con Qui e Ora, una trincea metropolitana.

Il prolungato ritardo nei soccorsi genera un dialogo forzato tra i due uomini che nulla hanno in comune, e che, inizialmente, sembrano avere ruoli ben definiti, l’uno vittima e l’altro carnefice. A lungo andare, forse a causa delle provocazioni e della cattiveria gratuita che uno riversa sull’altro, o di un’aggressività latente generalizzata scaturita dal cinismo e dal senso di lotta dell’Italia di oggi, i ruoli si invertono, lasciando gli spettatori senza una possibile soluzione della realtà.
“Nel loro scontro – spiega l’autore e regista – si esprime il cinismo e il senso di lotta dell’Italia odierna, questo Paese sempre idealmente a un passo dalla guerra civile, in cui la cattiva amministrazione finisce per generare sfiducia non solo dei cittadini verso le istituzioni, ma anche tra gli stessi cittadini, in un clima sempre più teso e violento, che trova il suo apice nella grande città. In una situazione surreale ma neanche troppo, attraverso l’esasperazione del paradosso e il cinismo spassoso dell’humour nero, la satira di Qui e Ora gioca sulle assurdità della vita moderna”.