I versi di Ingeborg Bachmann, Auden, Giambattista Vico, vivificati da Imma Villa, Fabrizio Gifuni, Mimmo Borrelli, Antonio Biasiucci con le sue videoproiezioni e soprattutto Franco Battiato con la sua poesia in musica accendono Piazza del Plebiscito a Napoli per l’apertura del Napoli Teatro Festival Italia 2017. Ruggero Cappuccio, direttore artistico del Festival, sottolinea il viaggio intorno alla natura dell’essere nelle liriche di Battiato e nella sua “Luce del Sud”, sintesi di una straordinaria cerimonia musicale, poetica e visiva. In scena con il celebre cantautore catanese l’Electric Band e gli archi della Symphony Orchestra, diretti da Carlo Guaitoli.
Nella piazza gremita un unico settore riservato a quelle persone che un posto in prima fila non l’hanno mai avuto, come spiega Cappuccio,
che ha riunito, grazie al lavoro di accoglienza coordinato dalla Direzione Generale Politiche Sociali della Regione Campania, 28 associazioni, dall’Istituto penale minorile di Nisida alle donne vittime di violenza. Il governatore Vincenzo De Luca, fischiato dalla folla, ricorda le vittime dell’attentato di Londra. I Canti lungo la fuga di Ingeborg Bachman recitati da Imma Villa accendono la piazza che subito si ritrova con L’era del cinghiale bianco, Up Patriots to arm, No time no space, Shocking in my town, Sui giardini della preesistenza, Povera patria, L’animale, La stagione dell’amore, Le nostre anime, La cura, Centro di gravità permanente, Voglio vederti danzare, Prospettiva Nevskij, i Treni di Tozeur (indimenticabile Alice), Cuccurucucu Paloma, La Chanson des vieux amants (Jacques Brel) e ancora Era de maggio, E ti vengo a cercare, Stranizza d’amuri.
Canzoni cantate in coro dalla piazza intercalate dai versi poetici, ballate, “gioielli rubati”, parafrasando Battiato, ad un grande autore popolare.