Black comedy sulla disumanità del lavoro

Maresa Galli

Al Teatro Sannazaro di Napoli (che la produce) è andata in scena “Contractors”, black comedy di Michael “Mike” Bartlett. Pluripremiato drammaturgo inglese, con questo lavoro analizza i rapporti di potere e i labili confini del concetto di privacy. Nata come dramma radiofonico, “Love Contract”, rappresentata per la prima volta alla Royal Court di Londra nel 2008, “Contractors” racconta una spietata pagina del mondo del lavoro, un’epoca in cui le grandi aziende facevano firmare contratti ai dipendenti nei quali era inclusa una clausola riguardante la sfera intima: rapporti sessuali, matrimoni, gravidanze, licenze…

Superata, in teoria, questa violazione del privato che, naturalmente, penalizza principalmente le donne, oggi rimane sconvolgente metafora del mondo degli affari, con la sua logica aziendale priva di empatia. Con due donne in scena, la Direttrice (Valentina Acca) e la Dipendente, Emma (Federica Sandrini), la sapiente regia di Francesco Saponaro costruisce un crescendo emotivo creato dal contrasto tra le incalzanti, assurde pretese della manager e le reazioni fino all’inverosimile automortificazione dell’impiegata terrorizzata all’idea di perdere il posto.

Se le prestazioni di Emma sono buone, tuttavia va censurata la relazione che intrattiene con Dario, collega della stessa azienda, relazione di cui avrebbe dovuto mettere a conoscenza i capi. Ne va della produttività e della correttezza aziendale… Emma dovrà riferire tutti gli aspetti della sua storia sentimentale che la vedrà anche madre di una bimba.

Domande incalzanti, assurde, della manager, drammatiche uscite di scena di Emma che sprofonda sempre più in un abisso di paura e di sottomissione, di resa a chi può schiacciarla, costruiscono i quattordici fotogrammi della storia, fatti di tanto buio e spiragli di una luce fredda e angosciante. Le dinamiche oppressore/oppresso, capitalismo rapace che ti ruba l’anima, sono una corsa verso il precipizio e l’inferno: dinamiche disumane, oltre ogni immaginazione. La storia diviene grottesca, surreale, ed è ben interpretata dalle attrici ottimamente dirette.

 

 

 

 

 

 

 

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