Catapultati nella laguna

Redazione

Quando si entra al Teatro Galleria Toledo di Napoli per assistere alla rappresentazione de Il mercante di Venezia, da William Shakespeare, nella drammaturgia e regia di Laura Angiulli, i nove attori sono già sul palco; attendono l’ingresso del pubblico in sala con i piedi immersi nell’acqua, in una grande vasca. La scena è viva. L’acqua riflette la luce sulle pareti del teatro e ci si ritrova, come per magia, catapultati in una laguna. L’ultima produzione dello Stabile d’innovazione teatro, sarà in scena il 19, 20, 25, 26, 27 novembre 2022, interpretata da Paolo Aguzzi, Giovanni Battaglia, Alessandra D’Elia, Stefano Jotti, Antonio Marfella, Andrea Palladino, Caterina Pontrandolfo, Antonio Speranza, Fabiana Spinosa.

Opera straordinaria, – spiega Laura Angiulli, che ha percorso quasi l’intero universo del Bardo – nella leggerezza solo fittizia della fabula tesse un nodo drammatico che ne attraversa senza soluzione la materia compositiva, perché nell’apparente happy end della vicenda resta aperto con inalienabile amarezza il versante etico dell’opera, sollevando incertezze proprio su quella felicità che nelle conclusioni di una commedia dovrebbe spartirsi fra tutti, e che in questo caso invece lascia aperto sul campo un dibattito impossibile a definirsi sul come, nel rovesciamento dei canoni della logica corrente, il carnefice venga infine a trovarsi vittima.

Quindi “IL MERCANTE” è costruzione complessa, e sembra sfuggire a una precisa definizione di genere, perché se è vero che pare muovere nell’agile evolvere della leggerezza tutto quanto attiene all’universo di Portia – desiderio amore astuzia travestimento, e ancora una volta nell’accorta capacità d’impresa del personaggio femminile, l’abilità di portare a buon fine gli eventi -, per contro, lievita il versante oscuro, di Shylock e del drammatico epilogo della di lui sorte, irrimediabilmente condotta a mortificazione e sventura. Né si esclude dal contesto problematico la figura di Antonio, sfumata nella velatura dell’amore infelice per l’amico Bassanio, al cui benessere dedica attenzioni e disponibilità ben oltre il suo stesso interesse, fino al rischio di morte. Scenario d’eccezione Venezia, universo ricco e animato”.

Impianto scenico di Rosario Squillace, luci di Cesare Accetta, illuminotecnica di Lucio Sabatino.

 

INFO

Biglietti: intero: 18 euro – ridotto convenzionati e over 65: 15 euro – giovani under 30: 12 euro – studenti di teatro: 5 euro

 

 

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