Christian De Sica torna a incontrare il suo pubblico. “Sono un saltimbanco, mi sento un attore, uno showman, un commediante. Uno che canta, recita, balla. Quando si fa questo mestiere, si dovrebbe saper fare tutto”. Dice l’artista che in queste occasione dimostra proprio di saper fare tutto. Con Cinecittà arriva a Napoli dal 13 al 16 febbraio nello spazio del Palapartenope. Scritto dallo stesso Christian De Sica, con Riccardo Cassini, Marco Mattolini e Giampiero Solari (che lo dirige), lo spettacolo si arricchisce delle musiche dal vivo dell’orchestra diretta dal maestro Marco Tiso, delle coreografie di Franco Miseria. Un varietà ricco e variegato in cui Christian De Sica parla e racconta, porge al pubblico personaggi, aneddoti, ricordi. A cominciare da quelli legati a papà Vittorio (“Che ci posso fare se gli somiglio tanto?”).
Cinecittà, termine conosciuto universalmente solo come Hollywood. Una parola che riporta ad un mondo fantastico, a un secolo di storia del cinema scritta da artisti geniali. Una favola accompagnata da musiche indimenticabili. Una storia che appartiene alla cultura italiana ma che ha ispirato tutto il cinema internazionale. Christian cresce a Cinecittà prima da adolescente accompagnando il padre, poi con i primi piccoli ruoli per approdare agli Studi da attore affermato. Ne ha così vissuto la profonda trasformazione. A Cinecittà ha conosciuto i grande del cinema italiano, da attore ha partecipato a decine di film da protagonista, raccogliendo, nella quasi totalità, grandissimo successo.
In questo spettacolo, lo showman con il suo stile elegante, racconta la storia dei famosi studi cinematografici italiani, partendo da Mussolini fino al neorealismo, dal cinepanettone a Santoro e alla De Filippi. Racconti di vita vissuta, monologhi poetici sulle figure nascoste che rimangono sempre dietro le quinte, divertenti gag su provini, sugli attori smemorati, sul doppiaggio improvvisato, ma anche canzoni evergreen. Un insieme di cinema e teatro, tra citazioni e novità.