Concerto-spettacolo di Tato Russo

Redazione

Regista, drammaturgo, poeta, musicista, attore, talento multiforme della scena drammatica nazionale, Tato Russo festeggia i suoi 52 anni di teatro e i suoi 75 anni di vita con un concerto-spettacolo dal titolo suggestivo: Prima della notte ovvero Chi mi ha ucciso nel 2022, sabato 25 giugno 2022, alle ore 21, nel Giardino Paesaggistico di Porta Miano a Capodimonte, a Napoli, nell’ambito del Campania Teatro Festival 2022.

Attraverso una lettura di poesie scelte dalle raccolte finora pubblicate, l’allestimento vuole essere, insieme, una confessione e un’esemplificazione della sua poetica a tratti rabbiosa, che qualcuno ha definito Malapoesia, ma che fa di lui un poeta dai canoni espressivi inconsueti e un artista dallo stile personalissimo, da tutti conosciuti. Con lui, danza

Carlotta Bruni, Lucrezia Serafini, Doriana Barbato su coreografie di Aurelio Gatti, scene di Peppe Zarbo, costumi di Giusi Giustino, musiche di Zeno Craig, video designer Maurizio Sansone, light designer Roger La Fontaine, regia di Livio Galassi

Lo spettacolo supera l’impostazione del solito concerto di poesie e diventa una vera e propria piéce teatrale, con una trama avvincente, e quel taglio spettacolare che è proprio della poetica teatrale di Tato Russo. La danza di Carlotta Bruni, Lucrezia Serafini, Doriana Barbato e la regia di Livio Galassi, completano l’allestimento. Il recital è una sorta di docu-film sulla vita e sull’ars poetica del’artista, un viaggio sulle ali della eutanasia e del rammarico per non aver capito niente della vita di dolori che ci è stata regalata. Attraverso la musica, la poesia, il teatro, la pittura, l’odiata narrativa, lo spettatore sarà calamitato e calpestato da un mare di emozioni turbolente.

Altri accostamenti di altre sue stesse poesie avrebbero disegnato percorsi diversi, labirinti con altri sbocchi, magari illuminati di costruttiva rinascita, di sfida, di rivincita. Salvata la drammaturgia con una trama da thriller metafisico, resta da salvare la teatralità della rappresentazione.

Ed ecco, allora, tre corpi, neutri ectoplasmi che vagolano in scena, muti o mugolanti echi, ora mossi a chiarire ciò che è ermetico, ora a rendere ermetico ciò che pare chiaro, spettri che, pur nella loro vaghezza materica, irrobustiscono di teatralità l’evanescenza dei versi.

 

INFO

web www.campaniateatrofestival.it

Info al numero 3406063508 email biglietteria@fondazionecampaniadeifestival.it

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