
Insiste sul concetto di ‘”cambiamento”, di “libertà” attraverso l’arte, l’assessore alla Cultura Nino Daniele, presentando il nuovo progetto patrocinato dal Comune di Napoli “Arte che Cura”. Convegni e laboratori che si svolgeranno dal 15 al 25 giugno nel Complesso monumentale di San Domenico Maggiore a Napoli a ingresso gratuito.
Una location ormai sempre aperta a eventi, presentazioni, proposte culturali. “La nostra città è uno dei luoghi più fervidi e vitali. – ha detto il rappresentante istituzionale cittadino – Mettendo insieme più arti, – ha affermato Daniele – riconquistando spazi di libertà,lavorando in comunità, è possibile contrastare i fenomeni di soggiogamento e assoggettazione”.
Si parla di cura, infatti il progetto è promosso dall’Accademia di psicoterapia e psicodramma Imago, in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi della Campania e che parte con questa prima manifestazione intitolata “I linguaggi della creatività tra scienza, arte e formazione”.
“L’arte ha un forte potere liberatorio – afferma il direttore di Imago, Massimo Doriani – dà possibilità di espressione e quindi di benessere. Per ottenere risultati sono necessari tecnica, metodologia, rigore”. Per realizzare il programma, infatti, sono state coinvolte le Università e altre professionalità in diversi settori: scrittura, musica, teatroterapia, laboratorio di guarattelle, danzaterapia, cortometraggio, arte figurativa.

Tutti i soggetti coinvolti hanno lanciato e sottoscritto un Manifesto per lo sviluppo e la diffusione delle potenzialità curative dell’arte, che ha ambiziosi obiettivi per rispondere alle aspettative che si sono dati: Arte che cura.