Trasposizione teatrale di Midnight in Paris, il film di Woody Allen, al Teatro La Giostra di Napoli, da giovedì 17 a domenica 20 maggio alle ore 20.45. Un lavoro che Maria e Valeria Tavassi presenteranno in prima nazionale nello spazio da loro diretto in Vico Speranzella, ricreando le suggestive atmsfere dei diversi tempi attraversati dal protagonista.
“Proporre in teatro la messa in scena di una pellicola cinematografica di grande impatto e dai contenuti fortemente condivisibili sui quali poter discutere è, secondo noi, – dichiarano le autrici – un’operazione molto stimolante, sia sotto il profilo artistico sia puramente tecnico. La scelta di uno dei più affascinanti film scritti e diretti da Woody Allen, è invece una scelta dettata dal fascino dei suoi contenuti, che fotografano con accurata precisione, con arguto umorismo e con bruciante passione la vita di tutti i giorni, con le sue contraddizioni. L’artista, quello che intende lasciare il segno, non dovrà soccombere alla disperazione di un quotidiano insoddisfacente, bensì trovare “un antidoto per la futilità dell’esistenza”. Allo stesso modo, colui che vorrà vivere appieno dovrà amare in modo autentico con passione e coraggio, per sconfiggere, almeno a tratti, la paura della morte che tanto affligge la nostra esistenza.
Non meno affascinante è l’idea dell’illusione. – spiegano Maria e Valeria Tavassi – Non ha nulla a che vedere col sogno, che a nostro parere non va mai abbandonato, ma riguarda l’idea errata che il passato, inteso come luogo temporale o fisico a noi estraneo o lontano, sia migliore di quello che viviamo. Nostalgia, illusione, sogno romantico, realismo. Sognare un passato legato a una città magica, saltare avanti e indietro nel tempo per abbandonare il presente e le crisi esistenziali ad esso legate. Per trovare la forza e il coraggio di cambiare la realtà senza però seguire il sogno del suo sogno. Considerare il realismo come la voglia di sognare e il coraggio di portare il sogno nel presente. L’artista non è colui che fugge, ma colui che con la sua opera cerca di dare senso e speranza alla vita, contrapponendosi ad un’esistenza, troppo spesso, priva di senso”.

Gil Pender è uno sceneggiatore di successo di Hollywood che, stanco di sentirsi uno “scribacchino”, si cimenta nella stesura di un vero romanzo. La sua opera è, in realtà, quasi completa, ma gli manca l’ispirazione finale per poterlo completare degnamente. L’idea di un passato mai vissuto, che tale rimarrà, da lui considerato come “epoca d’oro” nella quale vivere finalmente felice, non gli permette di comprendere che, in realtà, le sue insoddisfazioni riguardano il presente. Dove trovare questa vena artistica se non tra i Boulevard di Parigi? Perdendosi, così, in magiche e oniriche trasposizioni d’epoca, scandite dai rintocchi della mezzanotte in compagnia di Hemingway, Fitzgerald, Picasso, Gertrude Stein, Buñuel e la seducente Adriana, Gil pensa di aver trovato finalmente la sua dimensione, rifugiandosi in un’epoca, a suo dire, perfetta. Sarà l’amara e inaspettata delusione a condurre Gil finalmente sulla giusta via, così da poter prendere atto che l’importanza nella vita è capire il presente, l’unica epoca in cui potremo mai esistere.
In scena, in ordine di apparizione, Marianna Robustelli, Andrea Narciso, Peppe Villa, Rossana Cifariello, Angela Rosa D’Auria, Luca Narciso, Rossella Amato, Michele Capone, Gianluca D’Agostino, Maria Angela Robustelli, Tiziana D’Angelo, Marco Aspride, Stefano Pascucci, affiancati dai danzatori Giorgia Di Razza, Marco Lombardi, Benedetta Rupe, Alessia Vanacore.