
Ha vinto il festival “Napoli in Corto”, partecipando di diritto al “Rolling Film Festival” di Londra, dove sarà proiettato a settembre. “Anima ribelle”, il corto cinematografico diretto da Alessandro Derviso e interpretato da Danilo Rovani, fa parte della trilogia sulla violenza prodotta dall’imprenditore Gianfranco Unione. I tre lavori, che vedono insieme protagonista e regista, affrontano il tema della prevaricazione, della prepotenza e dell’odio attraverso tre storie di carattere diverso: il bullismo giovanile (“Gli spettatori”), il femminicidio (“L’ultimo passo del perdono”), il delitto di mafia (“Anima ribelle”).
La trilogia è stata presentata in anteprima stamattina al cinema Hart di Napoli, prima di iniziare il percorso che la porterà nelle scuole e a diversi concorsi.
“Siamo dalla parte delle vittime”, spiega il giovane regista, che ha condiviso il progetto col produttore, con l’obiettivo di dare un contributo alla diffusione di una nuova coscienza: quella della denuncia, per far venire alla luce il crimine, l’amore malato, il malinteso senso della famiglia, la violenza fisica e psicologica.
“Per me il cinema è uno strumento di carattere sociale. – afferma Gianfranco Unione, che ha assegnato targhe e riconoscimenti – Insieme alla divulgazione, può contribuire alla lotta contro ogni fenomeno di prevaricazione”.
In gran parte giovani e partenopei gli attori coinvolti, tranne che per “L’ultimo passo del perdono”, una vicenda di violenza contro una donna, che vede protagonisti Lando Buzzanca e Francesca della Valle, visi più conosciuti al grande pubblico, grazie anche alla televisione.

Nel cast dei tre film si alternano Arduino Speranza, Daniela Ioia, Marco Milano, Rita Corrado, Patrizia Spinosi, Mauro Di Rosa, Virgilio Brancaccio, Daniela Cenciotti, Diego Sommaripa e gli alunni della scuola San Giorgio, che hanno interpretato se stessi, nella storia di bullismo vissuta tra i banchi di scuola; mentre “Anima ribelle” racconta di Salvatore, un ragazzo come tanti della periferia di Napoli. La sua vita finisce presto a causa di un errore fatale e negli ultimi istanti di vita ripercorre il passato ripensando alle scelte sbagliate.
Le musiche sono curate da Fabrizio Castania e Marco Ponti.