Non ha potuto essere presente per motivi di sicurezza all’ultima rappresentazione di Gomorra il 3 agosto nella splendida cornice del Teatro Giardino
del Tennis, nell’ambito del Positano Teatro Festival. Ma Roberto Saviano, autore del noto romanzo da cui è tratto lo spettacolo, ha invitao un personale messaggio per tutti. “Dopo sei anni di lavoro e trecento repliche non posso immaginare luogo più bello dove finire un viaggio. – scrive lo scrittore – In una terra tanto martoriata come la Campania, Positano rappresenta un’oasi in cui mi piacerebbe un giorno poter tornare. Ma adesso c’è lo spettacolo, con i suoi attori, la regia di Mario, e Ivan, che continua a darmi voce e corpo in scena. Un’emozione che ho potuto assaporare poche volte come spettatore, ma che resta un ricordo prezioso. Insieme siamo testimoni di un impegno teatrale ed umano che ha riscosso successi in tutta Europa. Mi piace immaginare questa come una nuova partenza e non la fine di uno spettacolo”.
La messinscena, nell’adattamento dello stesso Saviano e di Mario Gelardi (che cura anche la regia), è interpretata da Ernesto Mahieux, Ivan Castiglione, Giuseppe Miale Di Mauro. “L’idea che Gomorra potesse mutare dimensione – dichiara Saviano, che vive ancora sotto protezione – e divenire forma teatrale sembrava essere parte del suo destino”.