Dopo Inferno, il coreografo Emiliano Pellisari continua il suo lavoro sulla Divina Commedia, dedicando il nuovo spettacolo al Purgatorio: Cantica II è in scena al teatro Bellini di Napoli dal 23 febbraio. I protagonisti sono costumi, tessuti e oggetti. I danzatori agiscono nello spazio pieno di oggetti. Il Medioevo fantastico è rappresentato attraverso immagini allegoriche scandite da una musica tratta dal repertorio classico intervallato da sonorità contemporanee: dal Flauto Magico di Mozart al Gnossieme n°1 di Satie, dalla Sagra di Primavera di Stravinskj alla Passione secondo Matteo di Bach. Ma anche la musica delle messe medievali, dai canti e poesie cortesi e dalle voci dei cori sacri.
I personaggi che popolano la seconda Cantica sono ritratti in situazioni naturalistiche in cui si sottolinea l’aspetto psicologico del carattere personale. I dialoghi sono improntati alla delicatezza dei sentimenti e alla raffinatezza dei temi intellettuali, inseriti nell’ambiente cortese dell’epoca. I temi teologici si uniscono a quelli politici per mezzo della mediazione filosofica. Le ambientazioni sono fortemente allegoriche.
La chiave di lettura del secondo stadio dell’ascesa spirituale di Dante è dunque fondata sulla rappresentazione di un mondo delicato e fortemente simbolico.