DAPPORTO AFFRONTA WILDER

Angela Matassa

Massimo Dapporto (teatro Diana di Napoli dal 3 al 14 novembre) è protagonista con Benedicta Boccoli del capolavoro cinematografico di Billy Wilder  L’appartamento (5 premi Oscar, 3 Golden Globe, 3 Bafta e la Coppa Volpi per la miglior attrice a Shirley McLaine), diretto da Patrick Rossi Gastaldi.

Per la prima volta nei panni di autore, l’artista lo ha riscritto adattandolo per il teatro con Edoardo Erba, aggiungendo qualche battuta nuova rispetto all’originale.

“E’ una commedia divertente, brillante, affermata, ricca d’ironia comicità, sarcasmo”, dice Dapporto. Un ruolo, quello di Bud Baxter (al cinema interpretato da Jack Lemmon nel 1960), adattissimo all’artista, interprete sempre di personaggi semplici, umani, ricchi di valori.

“E’ un impiegato, un uomo semplice, un puro, che cede per un attimo all’idea di una carriera facile, ma poi, scoperto che la donna dei suoi sogni è l’amante del capo, reagisce, valuta la situazione e capisce quel che veramente conta per lui. Quindi,  mette tutto a posto, riacquistando la pulizia e i valori iniziali”.

Liberata dai riferimenti strettamente americani, l’azione si svolge in una dimensione italiana. Anche gli oggetti sono d’epoca: ci sono il telefono con i fili, la calcolatrice a manovella e non esistono cellulari, oggetti quasi ormai dimenticati.

Un testo attualissimo che parla di arrivismo e raccomandazioni. “Argomenti piuttosto sfacciati in Italia. – dichiara Dapporto –  Il pubblico ama ciò che lo riguarda da vicino”.

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