
E’ un musical con una sola attrice, ma con due personaggi principali. Diana & Lady D è lo spettacolo interpretato da Serena Autieri, in scena da sola con l’ensemble di ballerini, le coreografie di Bill Goodson; tanta musica, diretta da Maurizio Metalli; oggetti e scale, disegnati da Gianni Quaranta; le luci di A.J.Weissbard. Dal 3 al 12 marzo al Teatro Augusteo di Napoli.
Un’interprete, due protagoniste in una: la donna e la principessa. Un ruolo che affascina e coinvolge l’attrice partenopea, fulcro dell’intera messinscena. “In lei convergono tutte le nostre energie. – dice il regista e autore Vincenzo Incenzo – Un personaggio che Serena ha fatto suo. Da un lato tira fuori l’anima della principessa, l’icona che era diventata, il dolore della prigionia cui era costretta e dall’altro, il disperato bisogno d’amore, la moglie mancata, la donna mancata”.
Uno spettacolo a tutti gli effetti su doppio livello, anche la scenografia, infatti, divide le vite della giovane donna, che passa dall’uno all’altro ruolo in continuazione.
Felice di tornare nella sua città, Serena Autieri è entrata nei panni di Diana con passione e convinzione. “L’ho conosciuta – ricorda – e l’ho sempre ammirata, anche per il suo impegno di solidarietà. La sua tristezza mi ha molto colpito, entro in contatto con lei ogni sera, attraverso le mie fragilità. In questo spettacolo raccontiamo con leggerezza anche il dramma di una donna osteggiata dal marito perfino nella maternità, che non ha potuto vivere con la gioia giusta”. Sulla scena anche quest’aspetto, il regista ha creato il momento del parto “suggestivo ed emozionante”.
Un’altra principessa per l’artista, che tredici anni fa fu nello stesso Augusteo con “Vacanze romane”, spettacolo che continua a girare per l’Italia. “Sono simili eppure differenti. – spiega la protagonista – Diversi i periodi storici, diverse loro, ma una cosa le accomunava: quella sorta di prigionia che impediva loro di vivere semplicemente”.
Un musical, quindi tante le musiche. Alcuni brani originai composti da Francesco Arpino e lo stesso Ingenito, tanti pezzi celebri, alcuni tradotti con testi dello stesso Incenzo, altri cantati in originale. Cover di Russ Miller, Robert Cohen, Matt Bissonette, Nelly Furtado, Tina Turner, Barbra Streisand, Bernstein.

Serena Autieri è interprete di una performance “verbale e fisica dai contrasti sorprendenti, facendoci rivivere l’ultima notte della principessa del popolo in un flusso di coscienza intenso e poetico, dove lampeggiano l’infanzia difficile di Diana, la stagione felice dell’adolescenza, la vita controversa con Carlo, le maestose cerimonie reali, le raggianti apparizioni nella moda e nella mondanità, il volontariato spettacolare, i discutibili amanti, la solitudine e il dramma. – spiega l’autore – Fino al sorprendente, spettacolare epilogo, che colpirà il cuore di ogni spettatore. 31 agosto, è la sera dell’incidente; Diana sta per lasciare l’appartamento all’Hotel Ritz di Parigi e raggiungere Dodi in macchina; un ultimo colpo di cipria allo specchio ed ecco l’immagine riflessa, l’altra parte di sé: Lady D. Uno spettacolo che dedico a tutte le donne che tuttora subiscono soprusi e prevaricazioni”.
“E’ nostra intenzione, il 31 agosto, giorno dell’anniversario della sua morte, – annuncia il produttore – presentare questo spettacolo ai figli di Diana. Abbiamo avviato un percorso di corrispondenza che sarà sicuramente lungo e macchinoso, ma speriamo proficuo”.