NELLA GIORNATA MONDIALE DEDICATA ALLA SENSIBILIZZAZIONE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
Si terrà presso l’Università del Molise in Isernia, martedì 25 novembre, alle ore 18:00, la presentazione del libro Teatro di Angela Matassa e Gioconda Marinelli, Homo Scrivens editore. Una serata all’insegna della cultura e dell’impegno, coordinata da Gabriella Marinelli. Nella Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, la città di Isernia dedica un’attenzione particolare al volume che contiene tre testi teatrali che parlano della condizione delle donne in varie parti del mondo. L’evento è promosso da Leontina Lanciano (Promozione Donna), Cosimino Pallotta (Rotary Club), Rita Gianfrancesco (Inner Wheel). Il pomeriggio vedrà gli interventi di autorevoli relatori e dopo i saluti dei promotori, si aprirà con le riflessioni sul tema di Antonio Picariello, Maria Stella Rossi, invece, presenterà e commenterà il volume. Subito dopo, Barbara Amodio metterà in scena la drammaturgia tratta da “Anime nude”, uno dei tre testi contenuti nel volume.
Infine, le autrici rivolgeranno un saluto agli organizzatori e a tutti i presenti.
La serata si concluderà piacevolmente con un aperitivo e con un omaggio per tutte le signore.
Già nel titolo Teatro, scarno ed essenziale, si può cogliere il forte segnale comunicativo delle scrittrici Angela Matassa e Gioconda Marinelli. Il testo, pubblicato da Homo Scrivens di Napoli, raccoglie tre pièces teatrali, Anime Nude, Versi spezzati, Chorus, efficaci e veicolanti il messaggio che sottende il volume il quale come un occhio di bue punta l’attenzione sulla condizione femminile da più sfaccettature.
Violenza e sopraffazione, come usurpazione di dignità e rispetto, vengono narrati con stile scenico e linguaggio dirompente /incalzante, in Anime Nude, testo rappresentato con successo già in vari teatri nazionali.
Una sola lapidaria frase “Fallimento di tutti” chiude la pièce nella pagina finale e che raccoglie un elenco di orrori subiti da donne e bambine in ogni angolo del mondo.
In “Versi spezzati”, le affermate autrici, impegnate nel campo del giornalismo culturale, della scrittura teatrale e creativa, nella promozione di eventi, danno vita a un pezzo teatrale di spiccata originalità̀e forza comunicativa, veicolando l’attenzione sulle poetesse che hanno interrotto la loro vita e con essa i loro stessi versi, l’unico appiglio sicuro in esistenze sempre vissute con “esagerata sensibilità” e irrinunciabile necessità̀ di cercare la verita possibile, sentita come spiegazione della stessa a se stessi e al mondo che non sapeva accoglierle e comprenderle.
Anne Sexton, Silvia Plath, Amelia Rosselli, Karin Boye, Nadia Campana, Alfonsina Storni, Tove Ditlevsen, Antonia Pozzi, le poetesse dalla voce spezzata per troppo desiderio di vita e di bellezza, che Angela Matassa e Gioconda Marinelli ci propongono e raccontano in “Teatro”, usando la prima persona anche a sottolineare l’intensa partecipazione alle vicende poetiche ed esistenziali delle donne/ poetesse.
Chiude la trilogia il pezzo teatrale “Chorus”, nel quale si intravede una sorta di svolgimento positivo dell’accaduto narrato, quando la protagonista, la cui vita è stravolta da un incidente sul lavoro, procede con dolore e con fatica fisica e spirituale a ricostruire e a riconquistare una forma necessaria del vivere con la presenza anche di un personaggio maschile, dai tratti umani e collaborativi.
Maria Stella Rossi