Follie e incroci amorosi

Redazione

Chiara Baffi in una scena
Chiara Baffi in una scena

Nuova edizione, diretta da Nadia Baldi, per Ferdinando, il noto dramma di Annibale Ruccello. La regista realizza una messinscena affidando il ruolo della protagonista Donna Clotilde, a Gea Martire, nei panni della cugina Gesualda c’è Chiara Baffi, Fulvio Cauteruccio è il prete, Don Catellino, mentre il giovane allievo della Scuola di teatro dello Stabile, Francesco Roccasecca impersona Ferdinando. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro San Ferdinando di Napoli dal 10 al 15 gennaio.

La regista punta sul “disvelamento” dei segreti e sull’abilità delle donne di mettere in atto strategie e comportamenti fuori dalle regole. “Tutti i personaggi in una prima fase si presenteranno nel loro quotidiano per poi disvelare geniali strategie e stupefacenti mondi interiori. – spiega la Baldi – Lo spettacolo s’incentrerà su un’indagine minuziosa, sul cogliere le sottigliezze dei gesti, degli sguardi, dei corpi in agguato. Racconterà la singolare dinamica attraverso la quale gli oggetti divengono padroni dei luoghi, mentre le fantasie interiori dei personaggi diventano padroni della loro esistenza fino a spingerla verso una dimensione surreale, comica, drammatica e imprevedibile: esiste sempre una connessione tra noi e i luoghi, tra noi e gli oggetti, tra noi e la memoria. Le follie e gli incroci amorosi contenuti nella trama emergeranno come elementi contemporanei e modernissimi che da sempre regolano la potenza dei sogni e degli affetti presenti nella storia dell’umanità. Ferdinando mette in luce le connessioni esistenziali fra dramma e malinconia, comicità e solitudine, sottolineando tali contrasti attraverso un uso di una messinscena che mira a svelare gli opposti sentimentali disseminati in tutte le esistenze.

Gea Martire in una scena
Gea Martire in una scena

 

LA STORIA

Donna Clotilde, baronessa borbonica, si è rifugiata in una villa della zona vesuviana, scegliendo l’isolamento come segno di disprezzo per la nuova cultura piccolo borghese che si va affermando dopo l’unificazione d’Italia. È con lei una cugina povera, che svolge l’ambiguo ruolo di infermiera/carceriera. I giorni trascorrono uguali, tra pasticche, acque termali, farmaci vari e colloqui con il parroco del paese, un prete coinvolto in intrallazzi politici. Nulla sembra poter cambiare il corso degli eventi, finché alla villa non arriva Ferdinando, un giovane nipote di Donna Clotilde, dalla bellezza “morbosa e strisciante”. Sarà lui a gettare lo scompiglio nella casa, a mettere a nudo contraddizioni, a disseppellire scomode verità e a spingere un intreccio apparentemente immutabile verso un inarrestabile degrado.

 

Calendario rappresentazioni:

10, 11 e 13 gennaio ore 21.00; 12 gen. ore 17.00; 14 gen. ore 19.00; 15 gen. ore 18.00

Info: www. teatrostabilenapoli.it; biglietteria: Teatro San Ferdinando: tel 081 292030 – 081 291878

 

 

 

 

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