Il Volver café di Napoli offre il suo palcoscenico alternativo al festival concorso teatro monologo Fuori Luogo. Dieci rappresentazioni animeranno la sala inferiore del locale di Via Bellini, dal 16 ottobre al 18 dicembre ogni venerdì alle ore 23,00 con ingresso libero.
Per la quarta edizione il regista e ideatore Vincenzo Maria Lettica ha invitato personalmente gli attori e autori in questo che definisce “un movimento teatrale che partendo dall’underground napoletano è riuscito a conquistare spazi e notorietà” tanto da diventare un appuntamento atteso.
Una bella occasione d’incontro e scambio e soprattutto “un osservatorio” su giovani attori e autori campani. L’iapertura è affidata al “prologo” di Lettica “La cattività-estratto di uno spettacolo possibile”, omaggio al Volver che produce ed ospita la rassegna.
In mezz’ora gli attori portano alla ribalta diverse tematiche. La solitudine dei giovani d’oggi, derivata dall’uso di Internet, per Francesco Bove (“La mia coscienza è un flusso”) e Sasà Pelliccia (“Perdita e recupero di un capello” da Cortazar); Roberta Misticone dà vita ad una Medea al contrario, invertendo i ruoli di madre e figlia in “AedeM”. Altri testi originali sono “Il genio in una lettera” di Pietro Tammaro, che racconta aneddoti degli anni d’oro di Maradona, mito dei ragazzi degli anni Settanta, che sognavano di diventare calciatori.
Si sono ispirati, invece, ad autori affermati Rosario D’Angelo che per il suo “Zorro, un eroe da marciapiede” storia di un barbone, si rifà alla Mazzantini, e Orlando Cinque che per “Learco al Volver” parte da “Bassotuba non c’è” di Paolo Nori per il quale ha lavorato soprattutto sulla lingua emiliana.
Silvia Del Papa reciterà alcuni mantra di diversa origine in “Zero”; invece Salvatore Esposito dopo la pura tradizione partenopea (ha lavorato con Croccolo e Rizzo) si cimenta con il monologo “Il sole oscuro” scritto da Antonella Raio, storia di un generale delle SS che s’innamora di un’ebrea.
Si rifà a “Il manoscritto di un pazzo” di Charles Dickens, il soliloquio di Pier Giuseppe Francione “La luce della pazzia”. Un percorso che narra l’evoluzione della follia, mentre Pina Di Gennaro porta alla ribalta “Storie di donne”, vittime per esclusione, emarginazione, violenza in diverse epoche.
‘L’epilogo’ della rassegna si svolge in tre serate, l’8, il 15 e il 22 gennaio si esibiranno Franco Zaccaro, un ospite ancora da definire e la premiazione finale. Il vincitore riceverà un premio di mille euro.
La giuria è composta da Claudio Catanese, Salvatore Cipolletta, Giovanna Marmo, Silvestro Sentiero, Franco Zaccaro,