Le parole di Eduardo che lo lodava e lo apprezzava nel lontano 1981 lo accompagneranno sempre. Come pure il ricordo della presenza di Gina Lollobrigida, Giuseppe Patroni Griffi, Domenico Modugno, Pupella Maggio, alla prima dello spettacolo Volare nel 1987 a Roma.
Gennaro Cannavacciuolo, interprete poliedrico, attore teatrale, cantante, macchiettista e fine dicitore, insignito del Premio Eti 2009 Olimpici del Teatro, ripropone l’omaggio al Mimmo nazionale a Napoli dal 23 al 27 febbraio, al teatro Acacia.
“L’emozione è sempre la stessa. – dichiara l’artista – Con questo spettacolo ho girato l’Italia e debutterò a Parigi a fine 2012”.
Cantautore di spicco della canzone italiana, Domenico Modugno ha consegnato un ricco patrimonio di testi e melodie tuttora cantate e suonate ovunque.
Cannavacciuolo, che spettacolo vedremo?
“Nella prima parte interpreto le canzoni dialettali e macchiettisti che: “O caffè”, “La donna riccia”, “La cicoria”, “U pisci spada”, la celebre “Io mammeta e tu”. Ma c’è anche il teatro con alcuni monologhi e il suggestivo dialogo tra madre e figlio tratto dalla commedia musicale “Tommaso d’Amalfi” di Eduardo”.
E qui hai una ‘partner’ speciale…
“Sì. La madre è interpretata dalla voce di Pupella Maggio, mia amica, maestra, madre e consigliera, alla quale presto dedicherò uno spettacolo”.
Nella seconda parte, invece?
“Con Marco Mete abbiamo creato un’atmosfera brechtiana, nella quale, accompagnato dal gruppo musicale Marco Bucci Trio, eseguo le canzoni d’amore più famose lanciate da Domenico Modugno: “Vecchio frac”, “Tu si ‘na cosa grande”, “Resta cu mme” fino alla canzone simbolo, “Nel blu dipinto di blu”, popolarmente nota come “Volare”, che dà titolo allo spettacolo, che canto e danzo nello stile del tip tap”.
Progetti futuri?
“La fiction “Cugino e Cugino” con Giulio Scarpati, che andrà in onda su RaiUno, in cui interpreto il ruolo di un coreografo”.