E’ stato uno spettacolo trasgressivo e scandaloso (interpreti Pupella Maggio, Mariano Rigillo e Gabriele Lavia) nel 1974, Persone naturali e strafottenti di Giuseppe Patroni Griffi.
All’epoca, l‘omosessualità era ancora un tabù, oggi, che il tabù pur se meno difuso, c’è ancora, molto camuffato, la tragicommedia va in palcoscenco e debutta a Napoli al teatro Bellini dal 19 al 28 marzo.
Nei panni di Mariacallàs c’è il più famoso trans italiano: Vladimir Luxuria.
“Siamo in una fogna a cielo aperto, dove è relegata e conservata ‘la miseria umana’ come in un’ampolla, osservata a vista e ‘contenuta’ a distanza. L’ampolla affaccia su Napoli attraverso una finestra ritagliata sulla realtà – spiega il regista Luciano Melchionna – e si apre sul mondo dei nostri sguardi attraverso altri vetri sporchi di ‘vita’, modellati dagli occhi dei curiosi sui disegni impressi nel tempo dalle azioni rituali dei personaggi che reiterano la violenza facendosene involontario strumento”.
La trama: notte di Capodanno: in una stanza presso un’affittacamere, fra festoni e palloncini di carta, si preparano i festeggiamenti. Quattro disperati alla deriva, racimolano la loro umanità di diversi, di esclusi, di emarginati: la padrona di casa, un travestito suo affittuario, due amanti omosessuali, di cui uno di colore.
In scena anche Daniele Russo, Timothy Martin e Maria Luisa Santella.