Gioco sulla spiaggia

Redazione

Quando è pubblicato, il libro è di chi lo legge. L’autore si deve rassegnare”. Così ha esordito Guido D’Agostino, presidente dell’Istituto Campano per

Marco Ciampo, Ugo Leone,
Diletta Capissi, Guido D’Agostino

la Storia della Resistenza, discutendo del volume di Marco Ciampo Gioco sulla spiaggia (Multimedia editore), terzo del progetto di Angela Matassa “dalla parte dell’autore”. La presentazione si è svolta presso la libreria Ubik di Napoli.

Al tavolo anche Ugo Leone, presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio. Moderati da Diletta Capissi, i due autorevoli relatori hanno sviscerato il volume dei racconti, evidenziandone il senso più nascosto. Non solo la guerra pura e semplice, come può apparire a una prima lettura, ma il senso della vita e dell’umanità. Del grigio degli “anni bui” dell’ieri ha parlato Ugo Leone e dei colori dell’oggi, riferendosi alla divisione temporale che l’autore ha dato alle sue tredici storie. “Sono flash di un racconto che si sviluppa durante tutta l’esistenza”.

Sul “piacere della crudeltà”, si è soffermato D’Agostino. “L’inumanità – ha detto lo storico – prende gli individui, li prende senza traumi apparenti”, sottolineando che forse basta mettere una divisa e armare qualsiasi uomo per permettergli di sparare a un altro uomo “con una sorta di naturalità”.

Alcuni personaggi descritti nel libro sono venuti alla luce, in entrambe le relazioni: lo svizzero cecchino Santé, che spara sulla gente tanto per sparare. La piccola violentata, il bimbo che gioca col tronco di un soldato caduto. Un “orrore”, hanno detto tutti, ma “riscattato dalla scrittura – precisa D’Agostino – e dalla sua bellezza. Dalla capacità di inserire terribili situazioni in “contesti ambientali bellissimi”.

Purtroppo, – ha concluso Marco Ciampo, già inviato speciale del quotidiano Il Mattino sui luoghi dei confitti – credo che le guerre non si potranno mai fermare”.

Un ampio dibattito ha animato la serata su un tema sempre in discussione, che è sfociato nell’antropologia e nell’etica. “Nel mio libro – ha detto l’autore – la ferocia c’è. Ed è quella della guerra. Se questa non c’è, esiste ugualmente, ma è di altro tipo”.

L’attrice Clelia Liguori ha letto alcune pagine, rendendo vivi l’orrore e i sentimenti descritti.

Marco Fo

Il libro è in vendita presso le seguenti librerie di Napoli:

La Bancarella Galleria Umberto I

Perditempo Piazza Dante

Loffredo Via Kerbaker

Dante e Descartes Via Mezzocannone

Libreria Piazza Carità 5

Ubik Via Benedetto Croce

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