Giorni felici nel Bus

Redazione

Una scena

Nuova insolita location a Napoli, al teatro NEST. Parte il progetto Bus Theater, nel quale va in scena Giorni Felici, riadattamento dell’opera di Samuel Beckett con la regia di Annamaria Palomba con Ilaria Cecere. L’appuntamento è per sabato 22 (ore 20.30 e 21.45) e domenica 23 aprile (ore 17.30 e 18.45).

Lo spettacolo è il primo esperimento di teatro di prosa costruito nella sala interna del Bus Theater, – spiegano gli ideatori – il cui spazio, una sorta di buca profonda e stretta, pare corrispondere perfettamente alla condizione dell’umanità infossata che ci racconta questa drammaturgia”.

Interrata fin sopra alla vita, esattamente al centro del monticello, c’è innie. Sulla cinquantina, ben conservata, braccia e spalle nude, corpetto scollato, seno generoso, giro di perle. Sta dormendo, le braccia davanti a sé, per terra, la testa sulle braccia. Queste sono le indicazioni di scena dello stesso Beckett per Winnie, una delle due voci dialoganti di Giorni felici. Nel suo chiacchiericcio cantilenante, nei repentini cambiamenti di umore, nella banalità insensata delle sue raccomandazioni al marito WiIlie, si ritrova un’ennesima straordinaria esplorazione beckettiana della vita, ai margini della desolazione.

Una scena

 

BUS THEATER

Un autobus a due piani, che si trasforma in un grande palco e spazio eventi su otto ruote. Nella parte superiore una sala attrezzata per 25 posti a sedere; ma basta aprire la fiancata, e il bus diventa un vasto boccascena per offrirsi a un pubblico numeroso: spettacoli teatrali e musicali, performance, nuovo circo, incontri a tema di valore artistico e culturale.

Debutta nell’ Agosto 2015 per il Festival “Sui sentieri degli Dei” del comune di Agerola, che sostiene e ospita questo progetto di teatro viaggiante.

 

Info e prenotazioni (posti limitati): NEST Napoli Est Teatro – 320 8681011 info.teatronest@gmail.com

NaPolibus Servizio Navetta gratuita in partenza da Napoli Teatro Mercadante

 

 

“(…) Eh, si, se solo avessi il coraggio di star sola, voglio dire di muovere la lingua senza un’anima che mi stia a sentire, di parlare a me stessa, cioè nel deserto, cosa che mi è sempre riuscita intollerabile (…) ma oggi tu mi parlerai e questo sarà un giorno felice. Un altro giorno felice”.

 

 

Categorie

Ultimi articoli

Social links

Notizie Teatrali © All rights reserved

Powered by Fancy Web