Gloriana: omaggio alla Conte

Angela Matassa

 

Dopo “Angelarosa Schiavone” e “Ricchi in canna e poveri sfondati”, Gloriana affronta un nuovo testo di Gaetano Di Maio (e Nino Masiello) “Madame quatte solde”, in scena al teatro Sannazaro fino al 27 febbraio, per la regia di Giulio Adinolfi.

Signora Gloriana, questo ruolo è stato consacrato dalla grande Luisa Conte e poi interpretato da diverse attrici. Come sarà la sua protagonista?

“Preciso subito che per me la Conte era una ‘roccia’ e al suo confronto io mi sento piccola piccola. Sono felice di tornare a recitare nel suo teatro, una struttura meravigliosa, per renderle omaggio con questa commedia. Sono convinta che bisogna essere se stessi, senza mai scimmiottare gli altri, neanche i grandi, perciò penso che il pubblico vedrà uno spettacolo nuovo perché ogni attore recita a modo proprio. Siamo una compagnia di quindici artisti e sono tutti bravi. A cominciare da Oscar Di Maio, che non ha bisogno di presentazioni, o da Angelo Di Gennaro. Una rivelazione, in verità: si è creato il personaggio con uno stile originale, usando i ritmi tipici del cabaret, ma che legano bene con il resto”.

E’ stata compiuta qualche operazione sul testo?

“No. Rappresentiamo l’originale integralmente, perché è perfetto, divertente, leggero e spensierato, con un intreccio coinvolgente, ricco di battute, che tocca alcuni temi interessanti, quali la voglia di emancipazione e il rapporto tra generazioni”.

Lei è soprattutto un’interprete musicale, in che stato di salute è la canzone napoletana?

“Io la vedo sempre benissimo, la vivo e la sento allo stesso modo. Credo, però che abbia bisogno di una collocazione ben precisa: tra il pop e il rock non ci sta bene”.

A quelli che storcono il naso di fronte alle melodie tradizionali che cosa risponde?

“Che non hanno sentimenti, che non sanno leggere i testi e ascoltare la bellezza della musica. Bisogna prestare attenzione a questi elementi e avere rispetto per il passato, che ci dà la possibilità di comprendere anche il presente. Marechiaro non sarebbe conosciuto in tutto il mondo senza il celebre brano di Di Giacomo – Tosti, che ne dipinge la ‘finestrella’”.

Oltre alle repliche di “Madama quatte solde” e ai concerti, che cos’ha in progetto?

“La ripresa del secondo ciclo di “Carosello napoletano”, all’interno della trasmissione “Domenica in”. Sono costretta a saltare qualche puntata per questo spettacolo teatrale, ma presto tornerò in televisione”.

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