
L’hanno denominato S-Regolar-Mente l’abbonamento alla seconda parte del cartellone del teatro Bellini di Napoli. Sette spettacoli al prezzo di 115 euro da scegliere al momento della rappresentazione. Una formula “libera” e più accattivante per un pubblico “meno stabile, ma comunque attento alla qualità”, dice Gabriele Russo, presentando anche la stagione del Piccolo Bellini, che torna al vecchio stile: qualità, ma anche quantità.
Nella sala grande tornano in scena “Odissè – in assenza del padre” (presentato in anteprima per il Napoli Teatro Festival Italia), Moni Ovadia e i suoi racconti yddish, i Familie Floz con”Infinita”, “Dignità autonome di prostituzione”, il format di Luciano Melchionna, che utilizza tutti gli spazi del teatro. E ancora Vinicio Capossela, il duo Ricci/Forte (“Grimmless”), Rezza/Mastrella (“Fratto_X”).
Attenzione alle nuove generazioni, di drammaturghi e interpreti, per la sala piccola. L’ex Auditorium presenta una proposta ricca e variegata. Testi originali, inediti o riscritture per una stagione che apre il 23 ottobre con un maestro della drammaturgia: Manlio Santanelli e la sua “Uscita d’emergenza”, bella prova per Rino Di Martino ed Ernesto Mahieux diretti da Pierpaolo Sepe. Segue un ‘giovane’ autore Michele Danubio che presenta “Metamorpho” con la regia di Agostino Chiummariello. Quindi, “La insolita lezione del professore O.T.” di Massimo Meraviglia con Bruno Tràmice. “Core spezzato” di Carmine Borrino andrà in scena a dicembre, “nuova sceneggiata drammatica e sentimentale”. Da gennaio, “Canto o sparo”, ancora un testo di Santanelli con Antonella Morea, Roberto Azzurro, Yacoubou Ibrahim per la regia di Fabio Cocifoglia e le musiche arrangiate da Paolo Coletta. “La cantatrice è calva”, rielaborazione di alcuni testi di Ionesco di Ciro Pellegrino. Dall’8 al 17 febbraio, “Creditori”, uno spettacolo di Strindberg riadattato da Orlando Cinque. Segue “Il campanello”, atto unico di Roberto Del Gaudio. “Operazione sciarappa”, scritto da Sara Sole Notarbartolo con le musiche del gruppo dei Posteggiatori Tristi. “Malacrescita”, dalla tragedia “La Madre: ‘i figlie so’ piezze i sfaccimma” con Mimmo Borrelli e Antonio Della Ragione. L’associazione Teatro a vapore presenterà ‘Maccarune: da Petito a Ruccello. A marzo “La nostra unica fede” di Marco Mario de Notaris, la vita attraverso gli occhi di tre ultras. Infine, “Munno e terzo munno”, opera prima di Luigi Credendino con la regia di Giovanni Meola. Dal 13 al 18 novembre il teatro ospiterà la VIII edizione del festival di corti teatrali La corte della formica, a cura di Gianmarco Cesario.
Due le formule di abbonamento. Uno da otto spettacoli a scelta, l’altro da sei biglietti (spendibili quando si vuole) che costano rispettivamente 48 e 42 euro. C’è anche un’offerta per gli abbonati del Bellini: tre spettacoli a scelta al prezzo di 18 euro. Il biglietto singolo costa quindici euro, ridotto dieci.