Guerra: la parola alle foto

Anthea Principe

La locandina del concorso
La locandina del concorso

Cento anni fa in Europa scoppiava la Prima Guerra Mondiale e si combatteva ferocemente sui fronti di guerra dal Mare del Nord all’Adriatico, dal Baltico al Mar Nero. Oggi i giovani europei viaggiano e studiano in un continente finalmente pacificato e ricostruito, si incontrano e interagiscono nelle grandi capitali e in quegli stessi luoghi dove un tempo tuonarono le armi. Se questo miracolo oggi è possibile lo si deve anche all’esercizio della memoria storica, un lavoro fatto di celebrazioni, studio e insegnamenti in cui si inserisce nell’anno del centenario il concorso fotografico Ricordare per Vivere – Luoghi di Memoria, Luoghi di Vita istituito dall’Institut Français Grenoble Italia, in collaborazione col Goethe Institut, le istituzioni culturali rappresentative dei due paesi che furono i maggiori contendenti degli scontri tra il 1914 e il 1918.

Grazie al fondo comune Elysée per il 2014, frutto di quello storico trattato di amicizia franco-tedesco del 1963, è stato infatti organizzato un photo contest sui luoghi della memoria in Europa, ovvero tutti quei campi di battaglia, città di confine colpite dai bombardamenti, cimiteri ma anche piazze, strade e viali intitolati a personaggi ed eventi della Grande Guerra.

Luoghi di memoria immortalati però nella vita di tutti i giorni, cercando il più possibile di vederli come veri luoghi di vita e bellezza un secolo dopo la furia bellica. Sono arrivate così centinaia di foto da maggio a ottobre per le due categorie in gara: quella “Reportage”, più avanzata e professionale, vinta da Claudio Rosso su decisione di una giuria tecnica col servizio dal titolo “Rintocchi e memorie”, sull’omonimo monumento ai caduti di Savona; e poi quella “Social”, più amatoriale come sezione, vinta da Renato Aiello con la foto più cliccata sulla pagina Facebook dell’Institut Français Italia (649 likes) dal titolo “Riflessi del tempo, Riflessioni di Storia”, scattata in una Galleria degli Specchi di Versailles affollata di turisti e famiglie, sede un tempo di quei trattati del 1919 dettati più dall’odio che dalla pace.

La foto vincitrice di Renato Aiello
La foto vincitrice di Renato Aiello

 

Sul social network si è spaziato in ogni caso dalle trincee coperte oggi dall’erba e dai papaveri alle tombe e ai sacrari più rappresentativi, dalle grotte del Carso fino alla Sarajevo attuale, epicentro allora di quel terremoto che travolse per sempre l’Europa. Le foto e i reportage vincitori e i vari classificati sono stati poi esposti in una piccola mostra presso il Centre Saint Louis di Roma dall’11 al 20 dicembre scorso, dopo una serata inaugurale in cui il direttore dell’Institut, Eric Tallon, non ha mancato di sottolineare come “le occasioni come queste, insieme a cineforum di film a tema ed eventi musicali, possono aiutare davvero Germania e Francia, e così gli altri paesi dell’Unione Europea, a riflettere sul futuro dei nostri giovani in questo momento di crisi economica ma anche politica, perché non dobbiamo dimenticare come nell’Est Europeo le armi non siano ancora taciute, in particolare tra Russia e Ucraina”.

Il reportage vincitore di Claudio Rosso
Il reportage vincitore
di Claudio Rosso

guarda i link:

In Francese
https://www.youtube.com/watch?v=f0gEQrbGpOc&feature=youtu.be&a

In Italiano
https://www.youtube.com/watch?v=uUdiQaxOVCI

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