Al Teatro Trianon Viviani di Napoli, da giovedì 5 a lunedì 9 aprile, sarà di scena, La paranza dei bambini, scritto da Roberto Saviano con il drammaturgo e regista Mario Gelardi, tratto dal romanzo omonimo.
Il ritorno a Napoli di questa produzione crea un ponte tra i quartieri cittadini Forcella e la Sanità che esprimono lo stesso disagio sociale. Dice Saviano: «Dopo aver girato l’Italia, raccontando una storia sconosciuta e dopo aver commosso spettatori da Bari a Como, gli attori del Nuovo teatro Sanità, grazie alla sensibilità del direttore artistico Nino D’Angelo, tornano a Napoli, anzi a Forcella, dove tutto è partito, dove nascono le paranze e dove si infrangono i sogni dei bambini che ne fanno parte, dove si annientano le loro vite: Forcella quartiere-mondo, centro storico pieno di bellezza, ferite e cicatrici, con le drammatiche criticità della periferia più degradata e abbandonata».
«Ma lo spettacolo non denuncia solo scie di sangue, intende immaginare un futuro ancora possibile proprio attraverso il teatro. Con Carlo Caracciolo, che ha collaborato alla regia – spiega Gelardi –, ci siamo posti la meta importante di creare un nuovo immaginario, abbattendo i luoghi comuni che ormai sono radicati quando si racconta la camorra. La necessità era quella di andare oltre Gomorra, che pure, dieci anni prima, è stato il punto di partenza di tutto questo, portandoci alla fondazione del Nuovo teatro Sanità, un segno tangibile e visibile che la cultura può cambiare le cose».
In scena, gli attori della compagnia del Nuovo teatro Sanità, Vincenzo Antonucci (Drone), Luigi Bignone (Dumbo), Antimo Casertano (White), Riccardo Ciccarelli (Maraja), Mariano Coletti (Briatò), Giampiero de Concilio (Cristian), Simone Fiorillo (Lollipop), Carlo Geltrude (Dentino), Enrico Maria Pacini (Dragò) con la partecipazione di Ivan Castiglione (Copacabana – don Vittorio – padre di Nicolas – Mojo).