
La Serata ideAle, un gioco di parole che associa Alessandro, scomparso nel 2008 per mano di un pirata della strada, e i suoi valori, sogni ed ideali. Venerdì 18 maggio, il teatro Delle Palme di Napoli ospiterà uno spettacolo di Enzo Iacchetti, promosso dalla Fondazione Alessandro Pavesi. La manifestazione sarà condotta da Mario Porfito, con la partecipazione di Ugo Gangheri (che con i Nomadìa proporrà alcuni brani del suo disco i cui proventi sono destinati ad Amnesty International e ad Amref per la tutela delle donne in Africa), Rosaria De Cicco e Stefano Sarcinelli. I loro spunti di ironia si incroceranno con i “racconti” dei ragazzi della Fondazione: alcuni di loro, fra trampoli e nastri, tra piccoli giocattoli e banchi di scuola, coltivano il sogno infranto di un loro amico che rivive e realizza attraverso di loro l’utopia di chi sa che, forse, non può cambiare il mondo, ma migliorarlo, questo si; altri ragazzi, provenienti da quartieri difficili come Scampia, dimostrano a tutti che si può lottare – e vincere – sia in uno sport come il karate che nella vita, a dispetto di tutte le difficoltà del contesto sociale. Altri ragazzi ancora racconteranno il loro impegno nelle attività di volontariato a favore di bambini della Sanità, in uno scambio di esperienze in cui spesso chi dona il proprio tempo torna arricchito di emozioni e di conoscenze fino allora non immaginate.
Enzo Iacchetti proporrà brani dai suoi spettacoli: la sua simpatia e la sua attenzione alle tematiche sociali saranno la sintesi migliore per rappresentare i contenuti dell’impegno della Fondazione a favore dei giovani della città di Napoli. Sarà lui a presentare anche la finalità della serata, il cui ricavato consentirà il trapianto di midollo a una bambina di un campo profughi vicino Beirut affetta da una rara malattia.
Il suo caso, segnalato dall’Unicef del Libano, può rappresentare una riprova della solidarietà della nostra città, in una corsa contro il tempo ed un destino cui l’indigenza della famiglia e la mancanza di adeguate strutture mediche locali la condannano. L’ospedale Pausilypon di Napoli ha acconsentito a prenderla in cura, mentre la Fondazione Alessandro Pavesi si è impegnata ad accollarsi tutte le spese per portare la piccola e la sua famiglia a Napoli, trovare loro accoglienza e sostenerle.