Domenica 27 marzo 2022, ore 21 al Cinema Teatro Astra di Verona, il TeatroDaBar trasforma, rilegge e riscrive La bottega del caffè di Carlo Goldoni. Nicolò Sordo, Enrico Ferrari e Michele Lonardi presentano Una bottega delle slot. “C’è stato un tentativo iniziale di fare un adattamento più vicino all’opera originale, ma non è venuto come volevamo – afferma Nicolò Sordo – e poi sono venuti a trovarci i nostri amici Leone (ex proprietario di una pompa di benzina), Mario Pizza (un pizzaiolo senza patente con il sogno di trasferirsi in Messico) e Lu Piang (un mitomane che crede di essere Lou Reed) e abbiamo preferito raccontare la loro storia, che ci riguarda più da vicino“.
Il caffè era la moda allora, come in ogni momento è di moda un cocktail, un ballo o una droga. I personaggi berranno caffè perché sono dei nottambuli e devono restare svegli per giocare. Ci sono i debiti, le bollette da pagare, l’ossessione del gioco e non c’è tanta voglia di scherzare. Ci vuole un pollo da spennare.
“La bottega del caffè” di Goldoni è un punto di partenza-pretesto – continua Enrico Ferrari – quello che rimane è l’interesse per la tematica del gioco d’azzardo e qualche caffè bevuto in piedi qua e là, ma sono più le birre dei caffè. La bottega del caffè è ora un distributore di benzina situato in una località turistica (ma comunque sperduta e desertica) del Veneto, con all’interno delle slot-machine“.
Un lavoro sul testo che cresce e si modifica grazie anche alla presenza di Michele Lonardi: “Non ci saranno separazioni di ruoli tra attori e musicisti, come non ce ne sono stati nel processo creativo. Il 27 marzo sarà un’ottima occasione per aprire ai nostri amici e al pubblico una tappa di lavoro dove possono ancora fare la differenza: sarà unprimo studio work in progress“.
Sono un discreto copiatore di situazioni reali: l’80% di quello che scrivo è vero. Adoro Salinger, Gabriel Garcìa Marquez, Romain Gary e Virginie Despentes – conclude Sordo.