Il dottor Stranamore

Redazione

 

Che cosa sarebbe successo se, durante il periodo della Guerra Fredda, un generale americano pazzoide avesse dato ai suoi bombardieri l’ordine di attaccare le basi missilistiche sovietiche? E’ questa l’ipotesi che prende corpo nel capolavoro di Stanley Kubrick Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba, realizzato nel 1964 (cioè in piena Guerra Fredda, in particolare quando la crisi missilistica di Cuba si era da poco conclusa).

Il film, mostrando come il sistema difensivo della deterrenza potesse essere esposto all’errore e alla follia umana, si fece portavoce di quel “risveglio morale” che si manifestò nella cultura popolare americana, dopo le crisi che l’amministrazione Kennedy dovette affrontare e che misero per la prima volta il popolo americano davanti al pericolo dell’annientamento nucleare.

Il generale Ripper, dalla base aerea americana di cui è comandante, trasmette al suo stormo di bombardieri l’esecutivo del piano “R”, ovvero un piano di reazione nucleare che avrebbe dovuto essere lanciato soltanto nel caso di un attacco a sorpresa dei sovietici. A quel punto, il colonnello Mandrake (interpretato dallo straordinario Peter Seller, che nel film veste contemporaneamente anche i panni del presidente americano Muffley e di uno scienziato ex nazista, il dottor Stranamore, appunto) intuisce che il generale Ripper, il quale nel frattempo ha isolato la base da ogni comunicazione con l’esterno, abbia impartito l’ordine di attacco di sua iniziativa. Inoltre, si rende conto dell’instabilità mentale del suo superiore quando questi gli parla della “fluorocontaminazione”: quello che il generale crede sia un piano sovietico messo in atto al fine di contaminare l’acqua potabile, in realtà non è altro che una delirante motivazione per giustificare la sua impotenza sessuale. Una volta venuti a conoscenza dell’accaduto, gli esponenti del Pentagono e della Casa Bianca si riuniscono, insieme al dottor  Stranamore (in qualità di direttore per lo sviluppo delle armi nucleari) e all’ambasciatore sovietico De Sadeski, nella cosiddetta “War Room” e, nell’impossibilità di comunicare con il generale, si mettono in contatto con il primo ministro sovietico Kisov, per tentare di scongiurare la minaccia di una distruzione nucleare generale.

 “[…] decisi di trattare la storia come una commedia-incubo.[…] Nel contesto dell’imminente distruzione del mondo, l’ipocrisia, le incomprensioni, la lascivia, la paranoia, l’ambizione, gli eufemismi, il patriottismo, l’eroismo ed anche la ragionevolezza possono evocare un’orribile risata”. Così come affermato dallo stesso Kubrick, Il Dottor Stranamore può essere considerato una commedia nera che, ricorrendo al grottesco e allo humour nero e graffiante, mette in luce l’assurdità della Guerra Fredda.

CURIOSITA’ SUL FILM

1)    Candidato ai Premi Oscar del 1965 con quattro nomination (miglior film, miglior regista, miglior attore protagonista, miglior sceneggiatura originale), Il Dottor Stranamore non ne vinse neanche uno (nelle prime tre categorie prevalse My Fair Lady, nell’ultima Becket e il suo re). Ottenne invece riconoscimenti ai Premi BAFTA come miglior film, miglior film britannico e migliore scenografia britannica in bianco e nero;

2)    nel 1998 l’American Film Institute l’ha inserito al ventiseiesimo posto nella classifica dei cento migliori film americani di tutti i tempi, mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è sceso al trentanovesimo posto; nel 2000 è stato inserito al terzo posto nella classifica dei cento film più divertenti del cinema americano;

3)    il film A prova di errore di Sidney Lumet del 1964 assomiglia all’opera di Kubrick, ma ciò è legato ai romanzi da cui i due film sono tratti, che sono a loro volta molto simili; il film di Lumet attribuisce l’errore ai sistemi tecnologici: l’unico sbaglio dell’uomo sarebbe quello di affidarsi alle macchine per questioni di simile importanza; la pellicola di Kubrick è invece una denuncia contro la fallibilità umana: è l’imperfezione degli uomini che provoca le catastrofi;

4)    la melodia che accompagna le scene del bombardiere è quella della canzone When Johnny Comes Marching Home, che fa parte del patrimonio storico delle melodie delle forze armate statunitensi.

  Chiara Ricci

 

Categorie

Ultimi articoli

Social links

Notizie Teatrali © All rights reserved

Powered by Fancy Web