Il gioco e il potere delle parole

Andrea Di Maso

“Molto rumore per nulla”, una delle commedie più celebri di William Shakespeare, è stata portata in scena in una versione contemporanea dalla regista Veronica Cruciani, con Lodo Guenzi al Teatro Goldoni di Venezia. È una produzione che mescola il classico con il moderno, con un forte impatto visivo e una rilettura dei temi shakespeariani adattata al contesto odierno.

LA TRAMA 

L’azione si svolge tra intrighi, malintesi e passioni travolgenti. Il gioco di identità. Al centro della storia ci sono due coppie: Claudio ed Ero, che sembrano destinati a sposarsi. E Benedetto e Beatrice, due spiriti liberi che si fanno beffe dell’amore. La situazione si complica quando Don John, l’antagonista, trama per rovinare le nozze di Claudio ed Ero, accusando ingiustamente la giovane di infedeltà. Nel contesto di questi equivoci, si intrecciano le battaglie verbali e sentimentali tra Beatrice e Benedetto, che, pur mostrando disprezzo reciproco, finiranno per innamorarsi l’uno dell’altra.

I TEMI 

I temi principali della commedia sono l’amore, l’inganno, l’onore e la vendetta. L’amore è al tempo stesso romantico e cinico, sincero e ingannevole. Il gioco delle identità, delle false apparenze e degli inganni si sviluppa tra i personaggi, ma in ultima analisi porta alla riconciliazione e alla felicità. La commedia si concentra anche sulla lotta tra il dovere sociale e i sentimenti individuali, con Beatrice e Benedetto che sfidano le convenzioni del loro tempo per seguire il loro cuore, ma anche con una riflessione sul potere dell’apparenza e sul prezzo dell’onore.

LA REGIA

Veronica Cruciani, già nota per il suo approccio innovativo al teatro, sceglie di ambientare l’opera in un contesto contemporaneo, con un allestimento che mescola elementi di cultura pop e riferimenti al mondo digitale. L’uso delle luci, della musica e della scenografia rende l’atmosfera frenetica, quasi caotica, in linea con le emozioni dei protagonisti e con la confusione dei loro sentimenti.

Molto rumore per nulla

Amplifica l’ironia e la critica sociale, che Shakespeare ha inserito nel testo, senza rinunciare alla profondità emotiva che la storia porta con sé. Il dinamismo e la leggerezza della regia, però, non si limitano alla superficie, piuttosto, mettono in evidenza la verità più profonda della commedia. L’amore, pur nel suo essere ingannevole e complicato, è una forza in grado di unire e guarire.

I PROTAGONISTI 

Lodo Guenzi, noto per essere il frontman della band Lo Stato Sociale, porta in scena un Benedetto moderno, dinamico e ironico. La sua interpretazione è spiccata per l’uso di un linguaggio contemporaneo e per un tono di comicità che non rinuncia a momenti di introspezione. Benedetto diventa, così, un uomo in bilico tra l’autosufficienza e il desiderio di cambiare. Un personaggio che, pur mantenendo una distanza ironica dall’amore, si lascia sorprendere e travolgere dai sentimenti.

Il contrasto con Beatrice, interpretata con grande intensità e grinta da Sara Putignano, crea una tensione comica ed emotiva che arricchisce la narrazione. La coppia di protagonisti è al centro di un gioco di parole, rimandi e battibecchi che alla fine si trasformano in una dichiarazione d’amore sincera.

Con il suo talento nell’interpretazione e nella comicità, perciò, Guenzi riesce a dare nuova vita a Benedetto, portando una freschezza e una contemporaneità che arricchiscono il personaggio. La sinergia con gli altri attori e la regia di Cruciani rendono questo “Molto rumore per nulla” un’esperienza teatrale coinvolgente e stimolante, capace di far riflettere sulle dinamiche dell’amore e delle relazioni in un mondo sempre più complesso e interconnesso.

 

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