Il celebre film dal quale è tratto un lavoro teatrale per la regia di Armando Pugliese si avvaleva di un cast di star del cinema; parimenti lo spettacolo teatrale vanta un cast di eccellenti attori.
Il Giudizio Universale è la celebre pellicola di Vittorio De Sica del ’61, sceneggiatura di Cesare Zavattini; nel ricco cast Alberto Sordi, Nino Manfredi, Renato Rascel, Silvana Mangano, Anouk Aimée, Jack Palance, Ernest Borgnine, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia e celebri camei. Oggi è diventato lo “spettacolo neoeclettico che adopera tutti i generi”: non è un musical né una farsa, un dramma, un balletto, ma è tutto questo insieme. “Ho scelto sei episodi del film di De Sica”, spiega Pugliese che è stato contagiato dall’entusiasmo e dall’idea di portare in scena un adattamento del film dalla Komiko Production che lo produce insieme con A.MI.CA. E protagonista è Mimmo Esposito nelle vesti di Salvatore Speranza, disoccupato napoletano che cercherà lavoro per tutto il tempo senza trovarlo. La sua consorte Amalia, Imma Villa, è la madre che vende il figlio per soldi. “Si realizza il sogno nel cassetto”, spiega la brava e versatile attrice – perché “Il Giudizio Universale” è un progetto al quale tenevamo molto, iniziato, sospeso, finalmente attuato”.
“Con questo nutrito cast si lavora in modo straordinario” – racconta Mimmo Esposito che spiega come, con un maestro quale Pugliese, non si possa che lavorare bene.
“L’adattamento teatrale, pur essendo diverso, conserva una propria cifra surreale senza tradire lo spirito del film. E’ uno spettacolo leggero, un insieme di tanti elementi, a momenti anche un po’ un’opera, molto divertente”, spiega Esposito, versatile attore. Ernesto Lama, che interpreta proprio l’Ernesto che si rifà al Manfredi del film, ha il ruolo di un cameriere che viene licenziato e decide così di vendicarsi. “L’ironia nasce dal quotidiano”, spiega l’attore giunto al ventunesimo lavoro con Pugliese. Il prossimo novembre il pubblico televisivo potrà vederlo nella commedia “Questi fantasmi” di Eduardo con Massimo Ranieri.
Francesco Paolantoni spiega: “Il lavoro è un happening continuo e tocca fare tutto, c’è anche chi si cimenta col canto! Io sono un maestro di musica, con i toni alla De Lollis”. Giacomo Rizzo, nelle vesti del portaborse di un onorevole, spiega che il lavoro di Pugliese è moderno, fa satira. “Sono felice di aver ritrovato un collega amico come Paolantoni con il quale non lavoravo dall’82, con la farsa in tv. Con Mimmo abbiamo condiviso la stagione al Cilea, con la mia compagnia che affiancava giovani attori diventati molto bravi: basti citare Nando Paone, Carlo Buccirosso, Maurizio Casagrande, validissimi perché nati a teatro. Paolantoni ha il valore aggiunto della tv. Lo stesso Brignani oggi riscuote ampi consensi perché è un attore comico”.
Ricordiamo alcuni degli altri interpreti: Antonio Milo, Gigio Morra, Gaetano Amato, Tonino Taiuti, Daniela Marazita, Giovanni Rienzo, Antonio Fiorillo. Nel cast anche un gruppo di baby attori. Scene e costumi, ambientati tra gli anni ‘50/60/70, sono di Andrea Taddei; le musiche originali di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, elaborazione e drammaturgia musicale di Paolo Coletta, coreografie di Salvator Spagnolo.
Lo spettacolo, che venerdì 21 ottobre apre la stagione del teatro Augusteo di Napoli, è stato anticipato da un gustoso flash mob, un corteo che da piazzetta Duca D’Aosta è giunto in Galleria Umberto con tanto di ombrelli neri aperti e sulle note di “Ninna Nanna” di Modugno, omaggio al film. La folla, curiosa, ha applaudito il pacifico corteo di simpatici artisti.