Al teatro Sancarluccio di Napoli, il 30 gennaio, per la Settimana della Shoa, la Knorrband presenta Yiddish soup, concerto di musica Klezmer, con Michele Greco (clarinetti), Antonella Liccardo (fisarmonica e voce), Francesco Maggio (violino), Giancarlo Sanduzzi (chitarra e bouzouki), Gianfranco Sanduzzi (contrabbasso).
La musica klezmer è la testimonianza vivida, tangibile e emozionante di un Universo culturale che la barbarie nazista ha irrimediabilmente estirpato dal cuore del Vecchio Continente. Essa è forse l’unica possibilità che a questo universo rimane di continuare a vivere nella memoria dei superstiti e nel cuore degli uomini giusti.
Sospesa tra cielo e terra come il popolo che l’ha partorita, questa musica ci racconta la vita quotidiana degli shtetl (i villaggi ebraici) e dei ghetti, con le sue tribolazioni e le sue occasioni di festa, l’ineffabile umorismo ebraico che arriva ad investire in pieno lo stesso rapporto con il Divino, la tensione mistica e la devozione delle comunità hassidiche, l’attesa del Messia e la ricerca della Terra Promessa, l’epopea della grande migrazione in terra d’America alla fine del IXX secolo, la tragedia dell’Olocausto e la Resistenza.
“Proprio quando gli spettri del passato si sono riaffacciati in paesi e popoli vicini a noi, – spiega il gruppo – abbiamo sentito l’esigenza di raccogliere il testimone degli anonimi musicisti di strada, animatori dei balli nei villaggi, che da sempre in quei paesi sono i protagonisti dell’incontro e del dialogo”.