Doppio appuntamento con la Rassegna Il Teatro di Ulderico Pesce a Roma al Teatro di Villa Lazzaroni. Sabato 17 e domenica 18 febbraio 2024.
Il primo, in scena sabato il 17 febbraio 2024 alle ore 21, s’intitola AFRICA il triangolo degli schiavi, in cui viene narrata la storia di Ambrogio Morra, nato vicino a Cerignola, in provincia di Foggia, ed emigrato a Roma in cerca di un lavoro.
Ambrogio si sente come un clandestino. Il lavoro non gli cambia la vita, come sperato, ma si divide tra la convivenza forzata con 400 canarini, cui deve badare, e le pesanti ore trascorse a scaricare la frutta ai mercati generali e nei cantieri della capitale assieme ad africani e romeni clandestini. Rientra in Puglia dove sono “tornati gli schiavi”, i lavoratori clandestini sfruttati per la raccolta dei pomodori. Qui, scopre la bellezza delle loro origini etniche, il rapporto con gli scafisti, l’ospitalità nei Centri Temporanei di Accoglienza, l’espulsione, la clandestinità e lo sfruttamento a cui sono sottoposti da caporali e padroni.
Ambrogio si ritroverà presto impegnato in difesa dei loro diritti e contro i padroni che li sfruttano picchiandoli, talvolta uccidendoli, in cambio di due euro l’ora. Uomini senza identità, senza nome, che per non farsi identificare arrivano a bruciarsi i polpastrelli delle dita.
A seguire, domenica 18 febbraio (ore 17,30), ASSO DI MONNEZZA il traffico illecito dei rifiuti in Italia. Al centro la storia di Marietta e della sua famiglia. Il balcone della sua casa, alla periferia di Napoli, si affaccia su una discarica, dove da quarant’anni sono state sversate tonnellate di rifiuti. I fumi tossici le hanno portato via tutta la famiglia: i genitori e una sorella stroncati da tumori. Ma anche nella nuova casa di Giugliano, la situazione è la stessa. Presto scoprirà la “raccolta differenziata”, che cercherà di suggerire agli amministratori comunali. Ma mentre lei la raccoglie, il marito la “nasconde”, trafficando illegalmente con i rifiuti industriali provenienti dal Nord.
Due spettacoli di teatro civile, che lanciano “un dolente e rabbioso messaggio di rivolta contro la criminalità ambientale e il degrado dei territori”.
