Un’intera settimana partenopea con Roberto Latini, tra spettacoli e incontri con Roberto Latini (Premio Ubu 2017 – Miglior attore o performer), attore, autore e regista romano, e la sua compagnia Fortebraccio Teatro, da mercoledì 3 a domenica 7 aprile 2019, in Sala Assoli e al Teatro Nuovo di Napoli. Un’intensa settimana di spettacoli e incontri, una ‘residenza artistica’, un progetto condiviso e promosso da Teatro Pubblico Campano e Casa del Contemporaneo.
Due le creazioni sceniche che si alterneranno nelle sale di Montecalvario, a partire da Cantico dei Cantici, mercoledì 3 e giovedì 4 aprile al Teatro Nuovo, e I Giganti della Montagna – radio edit, in scena da venerdì 5 a domenica 7 aprile nella Sala Assoli.
Il Cantico dei Cantici è un testo semplice, se “liberato” dalla complessità tipica dei riferimenti religiosi e interpretativi. Il suo Cantico non riporta alla lettera le parole, ma trasmette intatta la sensazione e il sentimento che affiorano da queste pagine millenarie, in un gioco con il tempo, rispettoso e liberatorio al tempo stesso. Un vortice di parole rivisitate secondo l’estetica indipendente e ambigua di Latini, che pesca nella musica punk-rock e nel lato non autoreferenziale dello spettacolo.
I Giganti della Montagna – radio edit (Premio della Critica ANCT 2015) parte dal testo di Luigi Pirandello, rappresentato postumo nel 1937, l’ultimo dei capolavori pirandelliani rimasto incompleto per la morte dell’autore.
L’allestimenti di Latini nella Sala Assoli, muove dalle parole di Pirandello per “portarle al di fuori di tempo e spazio”, in uno degli spettacoli storici del suo repertorio ‘monologante’.
“I Giganti della Montagna – sottolinea – è un classico che penso si possa permettere ormai il lusso di destinarsi ad altro possibile. Le parole, le parole, le parole, sono queste il personaggio che ho scelto”.
L’intensa settimana partenopea sarà anche occasione di un incontro con l’artista, giovedì 4 aprile alle ore 17,30 nel foyer Teatro dell’Asilo, dal titolo Teatro è stare in silenzio in coro, moderato da Francesca Saturnino e Rosalba Ruggeri.