Il teatro: unico luogo in cui esercitare il magico

Anthea Principe

Debutta martedì 31 gennaio 2023 al Teatro Bellini di Napoli, La tempesta nella nuova traduzione curata da Alessandro Serra e Donata Feroldi. Alessandro Serra ha curato, regia, scene, luci, suoni e costumi. Lo spettacolo vede sul palco Andrea Castellano, Vincenzo Del Prete, Massimiliano Donato, Salvo Drago, Jared McNeill, Chiara Michelini, Maria Irene Minelli, Valerio Pietrovita, Massimiliano Poli, Marco Sgrosso, Marcello Spinetta, Bruno Stori.

Nella tempesta il sovrannaturale si inchina al servizio dell’uomo, – spiega Serra, chiarendo l’operazione compiuta sul testo del Bardo – Prospero è del tutto privo di trascendenza, eppure con la sua rozza magia imprigiona gli spiriti della natura, scatena la tempesta, e resuscita i morti. Ma sarà Ariel, uno spirito dell’aria, ad insegnargli la forza della compassione, e del perdono. Lo credi davvero, spirito? Io sì, se fossi umano.

Su quest’isola-palcoscenico tutti chiedono perdono e tutti si pentono ad eccezione di Antonio e Sebastiano, non a caso gli unici immuni dalla bellezza e dallo stato di estasi che pervade gli altri. Il fatto che Prospero rinunci alla vendetta proprio quando i suoi nemici sono distesi ai suoi piedi, ecco questo è il suo vero innalzamento spirituale, il sovrannaturale arriva quando Prospero vi rinuncia, rinuncia a usarlo come arma.

Una scena (foto di Alessandro Serra)

Ma il potere supremo, pare dirci Shakespeare, – continua il regista – è il potere del Teatro. La tempesta è un inno al teatro fatto con il teatro la cui forza magica risiede proprio in questa possibilità unica e irripetibile di accedere a dimensioni metafisiche attraverso la cialtroneria di una compagnia di comici che calpestano quattro assi di legno, con pochi oggetti e un mucchietto di costumi rattoppati. Qui risiede il suo fascino ancestrale, nel fatto cioè che tutto avviene di fronte ai nostri occhi, che tutto è vero pur essendo così smaccatamente simulato, ma soprattutto che quella forza sovrumana si manifesta solo a condizione che ci sia un pubblico disposto ad ascoltare e a vedere, a immaginare, a condividere il silenzio per creare il rito. L’uomo avrà sempre nostalgia del teatro perché è rimasto l’unico luogo in cui gli esseri umani possono esercitare il proprio diritto all’atto magico”.

In occasione della messinscena venerdì 3 febbraio, alle ore 17:30, Alessandro Serra presenta il volume “La tempesta – dal testo alla riscrittura di scena” (Luca Sossella Editore).

 

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