Il Vangelo secondo Saramago

Anthea Principe

Il romanzo è del 1991, da molti considerato blasfemo, ma il tema affrontato da José Saramago è certamente intramontabile. “Il Vangelo secondo Gesù Cristo” del premio Nobel portoghese parla di un uomo che si interroga, a confronto con i dubbi, i conflitti, le incertezze dei comuni mortali.

Ne fa uno spettacolo la Compagnia Odemà, che porta in scena dal 14 al 16 ottobre 2022 al fACTORy32 di Milano, A tua immagine (segnalazione speciale Scenario 2009 – Premio Dello Spettatore 2010 – Premio Argot Off 2011 – Playfestival 2.0 2014). Diretto e interpretato da Enrico Ballardini, Giulia D’Imperio e Davide Gorla (autore anche della drammaturgia) vede i tre attori sostenuti da pochi elementi scenici e accompagnati dalle musiche originali da loro composte.

Circondati dalle nebbie di un non luogo, ci troviamo dinnanzi a personaggi altolocati. Il primo di essi è venuto per chiedere conto al padre di quali siano i doveri e i privilegi che comporta questo essere figlio suo. Il secondo, il padre, sembra tergiversare dinnanzi a queste richieste. Infine, il terzo è venuto perché anch’egli può trarre degli interessi da questa unione. Ed è proprio il terzo personaggio, questo diavolo, un po’ triste e un po’ ironico a introdurci in un quadro familiare terribile: quello di Lui, di Dio e di suo figlio Gesù. Parla di un Dio pessimo, ambizioso e insensibile più di chiunque altro alla pena e al dolore. Unico scopo, dominare sulle genti. Ben venga se utile, il sacrificio dell’unico figlio e altre nefandezze tali da far sperare il diavolo stesso che non venga attribuita a lui la colpa di tutto questo.

Un progetto che si porta dietro la più orrenda, interminabile, scia di morte, soprusi e nefandezze che la storia ricordi e che è ancora miracolosamente in vita oggi.

Una scena dello spettacolo

Progetto fin troppo umano e materiale per essere “volontà divina”, – spiegano – che da un lato sottrae al testo e ai personaggi un peso altrimenti insostenibile, e dall’altro mette in risalto la “mollezza” di una società facile da plasmare e controllare. Il fortissimo disagio del personaggio (“come un’ape in un luogo senza fiori”) è anche il nostro e probabilmente di molti, nei confronti di una cultura che da millenni ci opprime facendo leva su un assurdo ricatto morale. Disagio che ci porta a lanciare questa provocazione, per niente velata dati gli argomenti in questione, anche se l’intento, più che sollevar polemiche dovute alle parole, è un invito a una riflessione intima”.

 

 

INFO

orari: venerdì e sabato ore 20.00, domenica ore 16.00

biglietti: 14€ (esclusa tessera associativa annuale obbligatoria 2,00€) – https://oooh.events/evento/a-tua-immagine-biglietti

informazioni: www.factory32.it

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