Lo definisce Disco teatro, il format che sta portando in giro da qualche anno. Edoardo Sylos Labini veste i panni di Gabriele D’Annunzio nello spettacolo dedicato al Vate Gabriele D’Annunzio, tra amori
e battaglie, tratto da L’amante guerriero di Giordano Bruno Guerri con la regia di Francesco Sala. Questa messinscena chiude la stagione del teatro Mercadante di Napoli, che lo accoglie dall’11 al 13 aprile.
Una biografia reinventata dallo stesso Labini, dopo Mazzini e Marinetti impegnato nella proposta dei “grandi della Storia”, sottolinea la vicenda umana, artistica e politica del protagonista, con la musica dal vivo mixata dal dj Antonello Aprea, che arrangia Beethoven e Liszt, Wagner e Joséphine Baker, non dimenticando “A’ Vucchella”, la celebre romanza composta a Napoli nel 1892 e musicata da Francesco Paolo Tosti nel 1907. “E’ uno stile che piace molto ai giovani – dichiara l’attore protagonista in “Le 3 Rose di Eva”, “Dov’è mia figlia”, “Incantesimo”, “Vivere”, “Un posto al sole”– che toglie la patina di antico”.
D’Annunzio, personaggio discusso, osteggiato, etichettato come uomo di destra, compare in questo spettacolo in tutte le sue caratteristiche. “L’azione si svolge nel Vittoriale, fedelmente ricreato dalle scene e dai costumi di Marta Crisolini Malatesta, in cui il Poeta incontra alcune delle donne più importanti della sua vita”. Da Eleonora Duse alla moglie Maria Hardouin d’Altemps, dalla pianista Luisa Baccara alla governante Amélie Mazoyer. “D’Annunzio – dichiara Sylos Labini, che prossimamente sarà Nerone – anticipa le caratteristiche di un vip ante litteram, in grado di far parlare di sé attraverso i gesti e le parole, ma anche attraverso i suoi oggetti privati. Inventa il gossip, fa marketing di se stesso e della cultura. La sua scalata sociale inizia impalmando una contessina e così conquista la mondanità di Roma”.