Napoli, tra le più antiche città fondate dai Greci in Italia, tuttora custode della cultura ellenica nonché luogo di formazione filosofica del giovane Virgilio, ospiterà dal 20 al 24 settembre 2022 nel Cortile del Maschio Angioino, Il canto e la memoria, la storica rassegna sull’espressione tragica e comica del teatro antico, prodotta da VeliaTeatro e curata da Cilento Arte. La messinscena di Gianluigi Tosto intende rievocare la magia degli antichi aedi, attraverso la narrazione di un solo attore come si faceva in passato. Inoltre, la formula prevede prima dello spettacolo una lectio brevis introduttiva.
Il proposito è quello di indagare sulle straordinarie possibilità espressive ed evocative di una voce narrante che, con l’ausilio di pochi ed elementari strumenti di supporto, riesca a trasportare l’immaginazione dello spettatore all’interno del proprio mondo interiore. “In un momento storico caratterizzato dalla supremazia di elementi visivi e virtuali, – afferma Gianluigi Tosto, interprete e regista – ho voluto recuperare il gusto perduto del narrare le storie, lasciando alle persone del pubblico la possibilità di seguire, durante la narrazione, la traccia visiva e immaginaria che la loro stessa fantasia propone, stimolata solamente dalle parole e dai suoni. In questi poemi le situazioni emotive delle vicende sono fortemente legate ad una musicalità del narrare, e da essa a loro volta scaturiscono. Tale musicalità, legata anche alla metrica che sostiene la narrazione in versi, non è certo solo estetica, ma nasce da una forte memoria fisica delle sensazioni e delle emozioni, in particolare quando i versi si fanno carne e tendini nel corpo e nella voce di un attore.”

IL PROGRAMMA
ore 21.15
Martedì 20 settembre
OMERO: ILIADE
Lectio brevis introduttiva del Professor Riccardo Palmisciano, Università degli Studi di Napoli L’Orientale
Giovedì 22 settembre
OMERO: ODISSEA
Lectio brevis introduttiva del Professor Mario Regali, Università degli Studi di Napoli Federico II
Sabato 24 settembre
PUBLIO VIRGILIO MARONE: ENEIDE
Lectio brevis introduttiva del Professor Enrico Maria Ariemma, Università degli Studi di Salerno