La definisce “monumentale” Alessandro Nicosia, curatore drlla mostra I De Filippo, il mestiere in scena. L’esposizione, inaugurata il 27 ottobre, è aperta al pubblico fino al 24 marzo 2019.
“Monumentale perché contiene foto, documenti, installazioni, video, più di seicento pezzi” per far conoscere l’opera e l’attività artistica delle due famiglie d’arte Scarpetta-De Filippo, strettamente connesse tra di loro.
Rinnovata l’emozione di Carolina Rosi e di Matteo, figlio di Luca, quando annunciarono qualche settimana fa l’operazione, e con le parole del sindaco Luigi De Magistris, dell’Assessore alla Cultura Nino Daniele, dell’Istituto Luce, degli sponsor, sono state aperte le porte dello storico castello partenopeo, alla visione dell’esposizione. La prima in assoluto e nel luogo “più giusto”, a detta di tutto, per rivedere e vedere, conoscere e approfondire, restare incantati dall’enorme quantità di materiali raccolti per questa esposizione. In parte tradizionale, con fotografie, manifesti, locandine di ogni parte del mondo, e in parte modernissima, perché affidata alle moderne tecnologie. Tanto da sembrare di parlare con Eduardo, con Luca che espongono parte della propria storia. Attori noti, con proiezioni video a dimensione reale, recitano e interpretano versi e brani dell’opera degli Scarpetta e dei De Filippo. Cuffie propongono poemi e musiche. Un viaggio nel tempo e nella storia culturale e sociale di due secoli, che avvolge con le note, le parole, le immagini.
Una scoperta anche per lo studioso, l’appassionato, il fedele spettatore. Ma soprattutto per le nuove generazioni che, forse, hanno solo sentito l’eco di questi due importanti cognomi d’arte.
L’auspicio è che questo grande omaggio diventi una mostra permanente. Secondo la richiesta accorata, di Carolina Rosi e accolta dall’Amministrazione di Napoli.