“Interpreto me stesso – dice lVittorio Marsiglia in scena al Totò di Napoli in Intrigo al Caravan Petrol, giallo comico di Gino Rivieccio – ed eseguo il repertorio della mia carriera artistica”, fino a quando non sparisce dalla scena.
Sul mistero indaga il commissario Arcangelo Beato (Davide Ferri). Intanto nel locale cantano e ballano le soubrettine, appaiono avventori e tipi diversi così che tutta l’azione permette al protagonista di ricoprire altri ruoli.
“Sono un parcheggiatore-posteggiatore, – spiega l’artista – che sistema le macchine ma suona la chitarra; un venditore di orologi che parla col mio gramelot napoletano e un avvocato balbuziente in stile Tartaglia, che diverte con i giochi di parole”.
Insomma più di quarant’anni di palcoscenico vengono narrati con ricorrenti flash-back durante l’indagine poliziesca.
Poi, l’artista ritrovato ritorna sulla scena e finalmente dà vita allo show interrotto, chiudendo lo spettacolo con brani ‘a richiesta’.
“Eseguo le più note macchiette e alcune delle mie canzoni: “Chitarrata accatarrata!, “Casanova 70”, “Arrabbiati canaglia”, “Canto malinconico”. “’A pizza”. La regia è di Gaetano Liguori.