Indimenticabile “Donna Luisa”

Gioconda Marinelli

A VENTICINQUE ANNI DALLA SCOMPARSA LA REGINA DEL SANNAZARO VIVE NEL RICORDO DI TUTTI

 

Il 30 gennaio 1994, Luisa Conte, grande interprete della scena partenopea, anima del teatro di tradizione, lasciava il suo adorato pubblico del Sannazaro di Napoli. Sono trascorsi venticinque anni, ma chi potrà mai dimenticarla?

Luisa Conte e Lara Sansone (dal libro “Luisa Conte. Sempre” di Gioconda Marinelli. Homo Scrivens editore)

La Conte è stata la straordinaria interprete della scena partenopea, degna erede della tradizione della Commedia dell’Arte, che dal suo debutto all’età di cinque anni al Teatro Trianon, ha continuato a vivere per il teatro: sceneggiata, rivista, varietà, commedia brillante, prosa. Nel 1947 ha recitato con il marito Nino Veglia e la sua Compagnia in Sud America. Nel 1954 è stata scritturata in occasione della riapertura del teatro San Ferdinando, da Eduardo, che le affidò sempre ruoli di primo piano. Dopo quattro anni, con Nino Taranto interpretò commedie di Raffaele Viviani, Giuseppe Marotta, Scarnicci e Tarabusi, Vitaliano Brancati, Ernesto Grassi, Luigi Pirandello. Nel 1969 insieme al marito, restituì al teatro Sannazaro di via Chiaia, il suo antico splendore e fondò la Compagnia Stabile Napoletana, a cui ha arriso sempre una meritata fortuna. Al Sannazaro fu interprete esemplare delle commedie di Gennaro D’Avino, Paola Riccora, Antonio Petito, Raffaele Viviani, Giovanni Rescigno, Vittorio Paliotti, Domenico Romano, Nino Masiello e di tutto il repertorio scritto per la Compagnia da Gaetano Di Maio e diretto da Giuseppe Di Martino.

Un percorso artistico e umano incredibile. E’ stata una donna coraggiosa, forte e battagliera, dolce e impetuosa, passionale, amata e acclamata. La sua vita: sofferta, piena di sacrifici, ma anche ricca di grandi soddisfazioni, vissuta in pieno, da protagonista fino all’ultimo. “Da dove viene questa donna?- scriveva Antonio Ghirelli – Lo so, viene dai Tribunali, viene dal varietà, viene dalla miseria, viene dalla vita vissuta, dal coraggio del marito, Nino Veglia, viene da un infarto. In un’attrice come Luisa Conte c’è qualcosa di più dell’arte e del mestiere, della bravura e della naturalezza. C’è, come dire? un’accumulazione secolare di umori, di odori, di sensazioni, di passioni, di parole, di idee”.

Ingrid Sansone (foto Lux Artis)

A cinquant’anni di gestione familiare del Sannazaro, il meraviglioso sogno di donna Luisa, ancora continua nel suo regno. Dopo la scomparsa del marito Nino Veglia, non è rimasta sola in teatro, la figlia Brigida insieme al marito Mario Sansone le sono stati molto vicino. Le nipoti Lara e Ingrid hanno seguito le sue orme ed era per lei una grande gioia. Lara Sansone, coadiuvata dal compagno Salvatore Vanorio, ricopre il ruolo di direttrice artistica della cosiddetta bomboniera di Chiaia. E’ protagonista, regista e custode di quel sogno che si è sempre tramutato in realtà. E una realtà oggi, è anche che lo storico teatro ha ricevuto il riconoscimento dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, di Centro di Produzione teatrale.

 

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