INNOMINABILE BECKETTIANO

Redazione

Dal 26 al 29 novembre a teatro Galleria Toledo di Napoli, va in scena  …Ma bisogna che il discorso si faccia! Quadro per un’esposizione spettacolare da L’Innominabile di Samuel Beckett un “Concerto Grosso”. Drammaturgia e regia di Marco Isidori, con Maria Luisa Abate, Paolo Oricco, Stefano Re, Anna Fantozzi, Marco Isidori

Lo spettacolo propone il tema dell’Innominabile come esempio di una grandiosa costruzione poetica capace di mettere in evidenza, quanto di “mancante”, di “mostruosamente sgangherato” competa indissolubilmente alla condizione dell’esistenzialità umana.

Un romanzo con un carattere spiccatamente sperimentale, dove una “Prima Persona”, di indecifrabile aspetto e dagli indecifrabili scopi, monologa sui temi della sua ipotetica prigionia e della sua indesiderata prossima libertà, delle sue felicità passate e dell’attuale suo stato nefasto, del suo ardere per una volontà feroce d’appartenenza al genere umano e del suo gelido constatare di essere invece nient’altro che un’epifania burattinesca e esilarante del puro diabolico. Insomma Beckett istruisce come al solito sulla geografia esatta della nostra valle di lacrime, e lo fa con ironia e dispetto aristocratico, con una crudezza e una lucidità strabilianti.

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