Ironia della morte

Redazione

L’ha scritto, prodotto diretto e recitato. In momenti di magra come quelli attuali, Marco Mario de Notaris si diverte a mettere in scena la morte

Un'immagine del Trecento

con fare ironico, leggero e disinvolto.

Il giovane attore-autore-regista (in tv nel cast della fiction Ris Roma)sarà in scena dal 3 al 5 febbraio al Teatro Nuovo di Napoli (Sala Assoli) con Gentil sorella, rimanda lo voler tuo, una passeggiata onirica in tempo di peste, nella quale si fa accompagnare dai sonetti di Rustico Filippi Dante Alighieri Cecco Angiolieri Guittone d’Arezzo Folgore da san Gimignano Francesco Petrarca Giovanni Boccaccio citazioni estratte da Woody Allen, Ingmar Bergman, Jacques Le Goff, Johan Huizinga.

Nel periodo della peste, il trovatore stringe un patto con la Morte, e si offre come vittima per salvare le vite di una intera locanda prossima a subire il tocco della Vecchia Signora. Dovrà però risollevare gli animi degli avventori prima di sacrificarsi, altrimenti la Peste continuerà per altri anni ancora.

Tra sonetti toscani e sirventesi, tra motti e tenzoni, racconti di rivoluzioni e carestie, il trovatore troverà la morte nel pieno della vita, permettendo alla vita dei poveri diavoli rintanati nella sperduta locanda, di proseguire oltre la peste. Senza alcun legame filologico o scientifico, si tenterà di ricostruire, attraverso il racconto e l’invenzione di personaggi, l’ultima giornata del peggior trovatore provenzale, il più disadattato e svogliato, che inventerà, per salvare il mondo, la poesia comica.

Scene e costumi Peppe Cerillo luci, pile e torce Francesca Amitrano suoni e rumori Davide Mastropaolo voci off e animali strani Andrea Contaldo e Marco Mario de Notaris.

 

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