Di tutti gli spettacoli nel cartellone del FEST, il Festival del Teatro al Rione Sanità, era sicuramente uno dei più attesi per il peso della sua autrice e attrice: “Raccontami – una passeggiata devota” di Isa Danieli, interprete e regista per una sera, non ha deluso le aspettative e ha incantato il pubblico accorso al Chiostro della Basilica di Santa Maria della Sanità a Napoli venerdì 1 luglio 2022.
La Signora del teatro napoletano ha accompagnato per un’ora e mezzo gli spettatori in un piccolo excursus attraverso i generi più diversi delle forme teatrali esistenti: dal gradino più basso, quello della sceneggiata, alla tragedia greca di Euripide e di Eschilo, fino ad incarnare le parole di autori contemporanei che hanno scritto per lei come la Wertmuller o Chiti, come Ruccello e Santanelli, e poi Moscato, Letizia Russo e Antonio Tarantino, fino al recente Ruggero Cappuccio e poi ovviamente Eduardo. Per la Danieli ogni spettacolo, stando alle dichiarazioni di qualche anno fa, è come un figlio, e questo forse lo è stato anche più degli altri: ne ha curato la messa in scena, la scelta dei testi e li ha interpretati con l’intensità e l’inconfondibile ironia che l’ha sempre contraddistinta e l’ha resa una delle regine del palcoscenico partenopeo, salutata come icona alla presentazione del FEST a giugno scorso. Era assente da dieci anni dalle scene, ma l’attesa è stata ripagata ampiamente. Un vero privilegio, lo stesso che – come ha dichiarato nelle note di regia – “ho avuto per un quarto di secolo come attrice, dando voce ad autori e autrici che hanno scritto per me le storie che narravano quegli anni e questi anni: la forza, la fragilità, i vizi e le virtù dei personaggi che ho interpretato, sono imbrigliati nei ricordi e in questa lettura c’è una testimonianza che a me fa piacere salutare insieme a voi”.
Una tradizione teatrale antichissima, ”tradita” e amata al tempo stesso con quelle parole sussurrate, soffiate fino al cuore di chi sa ascoltare, per trattenerle, affinché rimbalzino in un’eco mai rassegnata e muta. Per la grande interprete della nostra arte scenica – impossibile dimenticarla nella Gatta Cenerentola di De Simone – e di una filmografia costellata di collaborazioni con grandi autori come Bertolucci, Scola e Tornatore, è stato un ritorno pieno di passione autentica e sincera, che ha confermato il suo amore assoluto per questo mestiere.